venerdì 28 dicembre 2007

Equo ed inquinante?

Un fortunato slogan ci insegna che "votiamo ogni volta che andiamo a fare la spesa". E' un modo sintetico per dire che le nostre scelte di consumatori sono in grado di orientare l'economia, o almeno parte di essa. Usando questo potere, ci dicono, possiamo cambiare il mondo. Una volta imparata questa lezione ci rimane solo da capire un dettaglio: come dobbiamo votare per ottenere il miglior risultato?
Paolo Rumiz, di Repubblica, ha provato a vivere una settimana adottando uno stile di vita così sobrio da ridurre al minimo la produzione di CO2: niente auto, poco cibo e tanti prodotti locali.
E' la filosofia che anima i Gruppi di Acquisto Solidali, mi pare: persone che si organizzano e comprano da produttori locali, in modo da evitare quella follia ambientale per cui i nostri piatti sono pieni di prodotti che hanno fatto il giro del mondo consumando benzina, gasolio e kerosene e riempiendo l'atmosfera di anidride carbonica. L'imperativo é: per salvare la terra bisogna consmare prodotti locali.
Eppure mi rimane un dubbio: come si aiuta lo sviluppo dei paesi poveri se non sostenendone le esportazioni? Oltre all'imperativo "localistico" ce ne é un altro "terzomondista": bisogna aiutare i produttori dei paesi poveri ad avere un accesso al nostro mercato. E' la filosofia delle botteghe del commercio equo e solidale, ma non solo. E' anche la posizione dei "liberal" che si battono contro il protezionismo dei paesi ricchi, che tengono in piedi sussidi e dazi per proteggere i produttori locali dalla concorrenza internazionale.
Ma insomma, mi chiedo. Il commercio internazionale va incentivato o dissuaso?

lunedì 24 dicembre 2007

Re: Auguri

Poi arriva Natale, ed insieme ai bicchieri si riempiono le caselle di posta elettronica, come fosse un rito benaugurante. Ed invece, lo si legga senza offendersi, ricevere decine e decine di auguri elettronici con babbi natale paonazzi e inebetiti, gnometti saltellanti, cuori scintillanti ed altro ancora rischia di diventare una scocciatura. Perché i messaggi sono tanti, standardizzati, destinati a centinaia di persone che condividono tra loro il solo fatto di essere presenti nella stessa rubrica. E sono pesanti. Migliaia di Kilobyte fatti apposta per strozzare le già malcerte connessioni vacanziere, quando tutti ci barcameniamo tra futuribili wireless o vetuste 56k.
Bene; se proprio si vuole spedire la mail collettiva e munita di allegato, si abbiam perlomeno il buongusto di cercare qualcosa di leggero e spiritoso. Come ha fatto questa mia amica.

Auguri a tutti!

THE MEN'S DREAM REMOTE CONTROL

venerdì 21 dicembre 2007

Tra la gnocca e Barbarossa, la politica finisce in farsa

Questo è un paese nel quale la dialettica politica tra maggioranza e opposizione si conduce a colpi di gnocca.
Un paese dove la guida spirituale del partito più rivoluzionario combatte una guerra pur di ottenere una fiction su Barbarossa.

martedì 18 dicembre 2007

Air One ma anche Air France

Secondo voi lo fa apposta?

Il leader del Pd Walter Veltroni vorrebbe l’unione delle due forze: «La cosa che mi piacerebbe di più è che le proposte di Air One e Air France-Klm si incrociassero»

via lastampa.it

giovedì 13 dicembre 2007

In Irak Davide ne tocca

Andate a vedervi "Nella valle di Elah" (In the valley of Elah): mi ringrazierete.

martedì 11 dicembre 2007

Vedo, prevedo e travedo


Poi ci sono quelli che disprezzano l'attitudine del "popolino" a rivolgersi a maghi, streghe e veggenti. Apprendo con una certa sorpresa che nell'indagine sulla scomparsa di Denise Pipitone si è fatto largo uso di medium...

lunedì 3 dicembre 2007

Dopo di lui il diluvio

Berlusconi é una potenza. Nonostante la sua spallata contro il governo sia miseramente fallita, non ha accettato di farsi "processare" dagli alleati. Con un gran colpo di teatro ha annunciato la nascita di un nuovo partito, riuscendo a tornare al centro dell'azione politica. Sono gli ultimi colpi di coda di un politico al tramonto come pensa da tempo Luca Sofri? Oppure é l'ennesiam rinascita del vecchio politico che riesce sempre a presentarsi come l'uomo nuovo?
In tutto questo ci sono due dati incontrovertibili:
  1. l'uomo gode sempre di un sostegno robustissimo
  2. dopo di lui la geografia politica italiana cambierà in modo significativo
L'ultimo sondaggio di Mannheimer ci dice che il 30% di italiani sono pronti a votare per il suo partito, e che a molti di loro del partito non gliene frega un'accidente. Votano Berlusconi.

sabato 1 dicembre 2007

L'avete mai sentita questa notizia?

Il giorno 20 novembre in pieno giorno, nella città di Roma, la cittadina italiana Marinela Martini, 28 anni, attraversava sulle strisce nei pressi di una scuola. Spingeva una carrozzina con suo figlio Elia di appena quattro mesi e teneva per mano sua nipote Adele di 12 anni.

Sono stati spazzati via da un'auto guidata da un cittadino romeno, in evidente stato di ebbrezza, e appena uscito di galera. Il neonato è stato sbalzato a 20 metri di distanza, la piccola Adele ha avuto multiple lesioni alle gambe. La signora Martini è stata per 24 ore incosciente ed in pericolo di vita. Tutt'ora è ricoverata in condizioni critiche.


Se non l'avete mai sentita non preoccupatevi. Non é vera. Se lo fosse stata i giornali ci avrebbero sguazzato per giorni. La notizia vera é quella sotto.

Il giorno 20 novembre in pieno giorno, nella città di Roma, la cittadina rumena Marinela Martiniuc, 28 anni, attraversava sulle strisce nei pressi di una scuola. Spingeva una carrozzina con suo figlio Elias di appena quattro mesi e teneva per mano sua nipote Adina di 12 anni.

Sono stati spazzati via da un'auto guidata da un cittadino italiano, in evidente stato di ebbrezza, e appena uscito di galera. Il neonato è stato sbalzato a 20 metri di distanza, la piccola Adina ha avuto multiple lesioni alle gambe. La signora Martiniuc è stata per 24 ore incosciente ed in pericolo di vita. Tutt'ora è ricoverata in condizioni critiche.


Via gennarocarotenuto.it

sabato 24 novembre 2007

Funziona!

E' una meraviglia. Ho imparato a utilizzare una funzione che mi permette di scrivere i post tramite e-mail.
Ora provo se posso anche aggiungere qualche elemento di formattazione come per esempio il grassetto, il corsivo ed il sottolineato.
  1. E funzionaranno gli elenchi puntati?
  2. Oppure no?
Per finire vediamo se si può addirittura cambiare carattere.

Work in progress

prova 123 prova. Scusate, grandi prove tecniche all'osteria!

sabato 3 novembre 2007

Il "dottore amico"

Non é un iniziativa del ministero o di qualche associazione di volontariato. E' che ognuno di noi ha un "dottore amico", pronto a sfornare certificati fasulli per esentarci dal lavoro.
Per esempio, in questa storia segnalata da Repubblica si hanno due possibilità: o esistono dei virus intelligenti o dei medici compiacenti.
Cosa vi sembra più probabile?

lunedì 29 ottobre 2007

Muore un mito...

...una parte d'infanzia, la spensieratezza cafona degli anni 80 che l'Italia, purtroppo e per fortuna, non si puo' piu' permettere.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200710articoli/27115girata.asp

Aggiornamento: ecco un video per onorare la memoria del "cumenda"



L'oste

martedì 16 ottobre 2007

Piccola comunicazione di servizio

Sono stato eletto all'assemblea costituente toscana del PD.
Senza uno straccio di partito dietro, senza un sindaco né un assessore.
Ecchecazzo, bisogna brindare!

mercoledì 10 ottobre 2007

Rap per Rosy Bindi

(non vi preoccupate, tra poco le primarie saranno finite, la tesi consegnata, e questo blog tornerà alla normalità!)

martedì 2 ottobre 2007

Per la Birmania

Per aiutare i Birmani?
Boicottiamo i distributori Total.

mercoledì 19 settembre 2007

Ci fai o ci sei?

Segni scrive a Veltroni per avere finalmente la risposta.
Il contenuto della sua eventuale replica avrà molta influenza sulla stima che ho per lui come leader...

martedì 11 settembre 2007

Liberale é rock (conservatore é lento)

Questa volta lo dicono gli scienziati, mica Celentano.

giovedì 23 agosto 2007

Noi siamo qui a farci il mazzo...

...e intanto Berlusconi il suo partito nuovo l'ha già fondato.
E' di un'altra categoria, non c'é che dire.
Noi siamo di carne, lui é di plastica.

domenica 19 agosto 2007

Vai (pure) in Africa Celestino

Rientrato dalle vacanze, assolutamente troppo corte, vedo che il mio cantautore di riferimento, grande amico di Veltroni, sta con Rosy Bindi.
Non vuol dir nulla, ma mi fa piacere.

venerdì 10 agosto 2007

Si trasforma in un razzo missile

AGGIORNAMENTO
Il bannerino dei "Transformers" l'ho tolto: dava un po' fastidio, no?

martedì 7 agosto 2007

Io sto con Rosy

Dato che é estate ho deciso di scrivere un endorsement leggero, ma non
per questo meno convinto. Ecco perché sostengo Rosy Bindi, in otto punti


1.Perché voglio un partito schietto, che non parla politichese ma parla
come mangia
2.Perché voglio un partito democratico coerente e coraggioso, che fa
quel che dice e firma quel che appoggia.
3.Perché voglio un partito laico, che i Dico li fa davvero. Avete visto
chi appoggia la Binetti?
4.Perché il partito democratico o nasce aperto o nasce morto, e nel
comitato dei 45 la Bindi ha lottato per l'apertura. Gli altri? Non
pervenuti.
5.Perché se ti metti d'accordo su un candidato unico chiamale
"ratificarie".
6.Perché è una donna ed è brava, due caratteristiche rare per i politici
italiani.
7.Perché dividersi non è un tabù, basta che poi ci ritroviamo.
L'unanimismo spesso nasconde scambi inconfessabili.
8.Perché, non aspirando a vivere di politica, non ho nulla da perdere.
Se non le mie catene.

lunedì 6 agosto 2007

La paura della competizione

Sergio Fabbrini sulle primarie del Partito Democratico.

Sono d'accordo un 90%.

via caffeeuropa.it

martedì 31 luglio 2007

Tra Cesa ed il Procellum

Secondo una recente uscita del segretario dell'UDC Cesa, i parlamentari dovrebbero ricevere più soldi per avere la possibilità di portarsi la famiglia a Roma.
Lo scandalo non sta solo dove lo hanno notato Gramellini e gli altri politici, ma anche nella concezione del ruolo di parlamentare implicata dalla proposta di Cesa: una volta eletti, i parlamentari devono vivere a Roma, dimenticandosi dei territori dove sono stati eletti.
Effetti collaterali del Porcellum, che ha cancellato il rapporto tra elettori ed eletti.

lunedì 30 luglio 2007

Il tempo delle Mele

Mele, parlamentare dell'UDC e gran difensore dei valori cristiani, é stato beccato in un festino con due prostitute, una delle quali finita in ospedale per abuso di droga.
Ora ho finamente capito che la parola "Tromboni", di solito riservata a chi fa gran discorsi moralistici, ha un fantastico doppio senso.

AGGIORNAMENTO
Ottima l'intervista a la stampa.
Tra i passaggi più comici quello in cui l'onorevole Trombone dice "E che i parlamentari dell’Udc non fanno l’amore? Certo che mi riconosco nei valori cristiani ma che c’entrano questi con l’andare con una prostituta?"
Tra poco verrà a dirci che non c'é andato, ha solo impedito che fosse lapidata.

martedì 24 luglio 2007

Stai a vedere

Tra poco verrà fuori qualcuno a dire che il ciclismo é stato rovinato dall'antidoping.
Basta aspettare un po'...

lunedì 16 luglio 2007

Ridiamoci su

Stipendi da fame o giornalisti miserabili?

Titolo di Repubblica.it
"City car, tutte costruite in Europa dell'Est ma chi le fabbrica ha stipendi da fame
"
Nel testo dell'articolo, scritto da Vincenzo Borgomeo, prima si introduce l'espressione ripresa nel titolo, poi, subdolamente, la correzione "non è che Fiat, Opel e tutti gli altri colossi industriali europei sfruttino gli operai. Questi stipendi, nei rispettivi paesi, sono dignitosi".

Ma insomma: con quegli stipendi si mangia o no? E se gli stipendi sono dignitosi, nel senso che in quei paesi garatiscono un buon potere d'acquisto, non pensate che sarebbe invece Vincenzo Borgomeo a meritarsi uno stipendio miserabile, pari cioé alla sua professionalità?

mercoledì 11 luglio 2007

Pensioni: quanto rumore su nulla

Il dibattito italiano sulle pensioni e’ nel suo momento piu’ caldo, ma lo scontro politico e il dibattito mediatico si incentrano su temi francamente irrelevanti, come il famoso scalone.
Cerchiamo di riordinare le idee, per chiedere ai nostri politici che discutano delle cose realmente importanti per il paese.
Il sistema pensionistico italiano ha due grandi problemi da risolvere:
1. le pensioni di una larga fascia di pensionati sono troppo basse, e spesso non garantiscono una sopravvivenza tranquilla e dignitosa
2. anche con questo livello di pensioni, il sistema non e’ finanziariamente sostenibile e tutti noi rischiamo di rimanere senza pensione.

Sul punto numero uno, governo e sindacati si sono accordati, sembra con reciproca soddisfazione, aumentando le minime a circa 3.5 milioni di pensionati. I soldi li hanno trovati nel tesoretto, che a questo punto speriamo proprio sia strutturale...

E veniamo al secondo punto, l’insostenibilita’ finanziaria. Nel nostro sistema i lavoratori attuali pagano direttamente, attraverso i contributi mensili dalla loro busta paga, le pensioni dei pensionati (che a loro volta cosi’ hanno fatto per tutta la vita lavorativa). Siccome pero’ ci sono sempre meno giovani che pagano e piu’ anziani che ricevono, i contributi a carico dei lavoratori stanno diventando insostenibili. Si calcola che il tasso di equilibrio, cioe’ il contributo che ogni lavoratore dovrebbe versare perche’ tutte le pensioni siano pagate senza alcun intervento dello stato, sia intorno al 45% dello stipendio lordo (e peggiorera’ col tempo). In altre parole la meta’ della busta paga dovrebbe andare solo a contributi pensionistici. Nella realta’ lo Stato chiede un po’ meno, e mette la differenza alzando le tasse alla collettivita’ (tasse che pero’ sono gia’ le piu’ alte d’Europa).
Come se ne esce quindi? Ovviamente bisogna alzare l’eta’ pensionabile, come stanno facendo tutti gli altri paesi sviluppati e solo da noi si mette in discussione (oggi un cinquantasettenne che va in pensione puo’, per fortuna, sperare di vivere altri 25 anni, non altri 10 come quando il sistema fu creato). Poi, appunto, bisogna adeguare i pagamenti alle nuove aspettative di vita: per essere chiari, se la vita da pensionato e’ piu’ lunga e i soldi a disposizone sono gli stessi (in realta’ sono anche di meno) la pensione mensile deve essere piu’ bassa. Terzo, ma importantissimo, bisogna puntare sullo sviluppo delle pensioni integrative (private), che diano una somma aggiuntiva al pensionato per coprire la perdita di una parte della pensione pubblica.
Invece noi continuiamo a discutere di scalone, cioe’ di rendere ai cinquasettenni di oggi la tansizione ai 60 anni di eta’ pensionabile meno dolorosa. Problema che esiste, ci mancherebbe, ma che e’ anche abbastanza marginale. Non dovremmo pensare anche ai ventenni, ai quarantenni e ai settantenni?

sabato 7 luglio 2007

Si svegliano tutti, ora?

Marcello Pera dice si al referendum.

lastampa.it

venerdì 6 luglio 2007

Da Repubblica il via al referendum

da repubblica.it

L'EDITORIALE
Sì alla miccia del referendum
di EZIO MAURO

CON UN consenso difficilmente raggiungibile in tempi come questi, tutti i partiti rappresentati in Parlamento sono concordi nel definire un grave errore e addirittura una "porcata" la legge elettorale che ci ha portati al voto un anno fa, varata a colpi di maggioranza dalla destra nell'agonia del potere berlusconiano, per trarne un vantaggio di parte. Questa unanimità di giudizio su una materia così delicata, imporrebbe l'obbligo di comportamenti conseguenti, con l'assunzione di una precisa responsabilità a cambiare le regole elettorali, attraverso un metodo condiviso. Invece, nulla di tutto questo sta avvenendo. I partiti giudicano la legge che dà forma alla sovranità popolare un obbrobrio: ma non sono fino ad oggi in condizioni di cambiarla, con una pubblica e grave manifestazione di impotenza che è purtroppo sotto gli occhi di tutti.

Poiché si tratta di una regola fondamentale, che non deve essere scritta a colpi di maggioranza e contro l'opposizione del momento, la responsabilità di questa impotenza politica va ripartita in parti uguali tra la destra e la sinistra. Entrambi gli schieramenti sanno e dicono che la legge non funziona e distorce la governabilità. Entrambi sono paralizzati da veti interni e tentazioni velleitarie. Entrambi sono incapaci di presentare ai cittadini una posizione unitaria, da portare al confronto con l'altra parte politica. Hanno avuto tutto il tempo necessario per avviare un serio confronto, interno ed esterno, alla luce del sole. Ora, in qualche modo, il tempo sta scadendo.

Era giusto aspettare fino all'ultimo che la politica giocasse le sue carte, in quanto tocca al Parlamento fissare le regole del gioco: una democrazia funzionante e consapevole non scrive la sua legge elettorale attraverso un referendum abrogativo che porta a norme incomplete, ma nel confronto pubblico delle forze politiche alle Camere. Oggi, poiché non s'intravvede un bandolo legislativo, politico, di responsabilità, diciamo che è giusto avviare il referendum abrogativo della "porcata" fabbricata dalla destra, stimolando la raccolta delle firme. Anche dopo che il mezzo milione sarà raggiunto (siamo a 421 mila firme, mancano 18 giorni) sarà possibile modificare la legge per via parlamentare, se la politica saprà e vorrà farlo. Si accenda la miccia che porta al referendum, dunque. Per aiutare la politica a correggere un grave errore e soprattutto a fare la sua parte, visto che da sola non riesce.

giovedì 5 luglio 2007

Messaggi subliminali



L'avete firmato il referenudm?
Le informazioni che filtrano sulla proposta di legge elettorale elaborata da Bianco confermano il paradosso di un sistema irriformabile proprio perché ha bisogno di riforme...(a proposito, l'avete firmato il referendum?)
Siamo malati di "frazionismo", esistono mille partitini che dettano legge. Che poi é la legge della minoranza.
In tutto questo Bianco propone una specie di modello tedesco dove però lo sbarramento é al 4% ma per aggirarlo basta vincere nella miseria di tre collegi.
Mastella intanto ha ricattatto con grande successo tutti i partiti della maggioranza dicendo: "se passa il referendum faccio cadere il governo". E infatti nessun partito della maggioranza si sta spendendo per il referendum (l'avete già firmato, vero?).
Che palle, a volte, a tarda notte, dopo aver mangiato pesante, viene anche voglia di mandarli tutti affanculo.
A proposito...ce l'avete una penna, vero?

lunedì 2 luglio 2007

Farewell Dublino

Come da titolo.
Sigh.

sabato 30 giugno 2007

Fenomeni sprecati: in diretta su OMB

Oggi pomeriggio a Pisa si terrà l'iniziativa "Generazione di Fenomeni", dedicata alla discussione sul futuro dei giovani tra precariato ed espatrio...

Per chi non potesse venire ale 17 alla stazione Leopolda c'é anche la diretta web (boia come siamo ganzi!) su OneMoreBlog, uno dei blog più prestigiosi della comunità italiana.

lunedì 25 giugno 2007

Verso Dublino (5)

Questo, per forza di cose è un aggiornamento in pillole. Non é cha abbia molte cose da raccontare, dato che il mio allenamento per ora si é interrotto. Questa settimana sono andato a farmi vedere dallo stregone (io lo chiamo così per gioco ma eleonora, che me lo ha consigliato, si arrabbia). Secondo lui ho la muscolatura squilibrata, ed in particolare devo sistemare le scapole prima di poter correre in modo corretto. Mi ha fatto dei massaggi (forse sarebbe più giusto dire "manovre") e la cosiddetta pranoterapia, poi mi ha dato un esercizio da fare per almeno un mese. Domani ci torno, e speriamo che serva a qualcosa.
Oggi mi aveva dato il compito di provare 50 minuti di corsa leggera:io volevo provare una mezz'ora, per non rischiare. All'inizo pareva andare tutto bene, poi verso i 25 minuti é ricominciato il fastidio all'anca e mi sono fermato. Comunque, sono riuscito a correre cinque volte di più del'ultima volta: un miglioramento così mica é da buttare via....

venerdì 22 giugno 2007

mercoledì 20 giugno 2007

Tutta la verità: cronaca di una cittadina comune nel comitato dei 45

Di Paola Caporossi*


Come rappresentante dell’APD sono stata chiamata a far parte del Comitato Promotore Nazionale costituito con l’obiettivo primario di discutere e decidere le regole per l’elezione dell’Assemblea Costituente del PD il prossimo 14 ottobre. Alla prima riunione romana, quella del 30 maggio, sono state spese quasi cinque ore – dalle 20.30 all’1,15 di notte - per analizzare la sconfitta delle amministrative, strumentalmente usata per attaccare il premier e ribadire la necessità di un leader forte del PD, ben distinto da Prodi e con l’autonomia sufficiente per smarcarsi dalla sua debole azione di governo. Il pensiero che l’argomento fosse un pò fuori tema c’è stato in alcuni, tra cui la sottoscritta, ma abbiamo continuato a sperare, sino a tarda notte, che almeno una parte del dibattito, anche solo gli ultimi dieci minuti, potesse essere riservata ad intavolare il discorso sulle regole almeno nelle sue linee di fondo. Non è andata così, e “leader forte sì, leader forte no” è stato il tormentone di tutta la serata, nonchè il motivo dei volti scuri – non perché era notte fonda - con cui Prodi, Fassino e Rutelli sono usciti dalla riunione. Unico dato importante e niente affatto scontato per una comune cittadina con l’onore e l’onere di essere presente lì, a Santi Apostoli, è stata la percezione che il dibattito fosse vero, non precostituito, appassionato e diretto, tra tutti i leader politici. Quella cittadina poteva persino illudersi che il suo intervento, articolato e motivato, venisse ascoltato e soppesato. Non poco, per chi era arrivata alla prima riunione dei 45 con il vago sospetto di dover rappresentare la tanto citata “società civile” da semplice comparsa, solo con la propria presenza fisica al tavolo di ministri, parlamentari, sindaci e governatori illustri. Devo ammettere che sono uscita da quella riunione convinta che ci fosse da ben sperare dal lavoro di questo Comitato, se il dibattito era stato sin dall’inizio così aperto e appassionato. Mi sono persino pentita per aver sospettato di essere stata chiamata ad uscire dalle file della gente comune per fare da “foglia di fico” ai partiti
L’appuntamento successivo del “Comitatone” doveva essere per l’11 giugno, con ordine del giorno: discussione sulle regole per elezione della Assemblea Costituente. Come APD abbiamo iniziato subito a lavorarci, con un metodo chiaro: chi di noi aveva competenza nel settore ha elaborato una sorta di schema di regole elettorali, ognuna motivata esplicitamente, e preceduta da alcuni principi di fondo a nostro parere non negoziabili per la costituzione del nuovo partito. Su quei principi abbiamo, poi, verificato il consenso dei nostri aderenti, con un lavoro capillare di discussione sul territorio, regione per regione, e dopo gli aderenti anche i “simpatizzanti” del PD. Per l’11 eravamo pronti con una nostra proposta e con un portale (www.primariepd.org/primarie) da offrire come strumento del Comitato per dare trasparenza e pari opportunità a liste e candidati in vista del 14 ottobre.
La riunione, però, è stata spostata al 18 giugno. E allora abbiamo approfittato del maggior tempo a nostra disposizione per allargare via e-mail il dibattito sulla nostra proposta di regole e sul portale delle primarie. Risultato: in pochissimi giorni siamo stati tempestati di migliaia di e-mail di adesione alle regole ad anche di sostegno per il lavoro della mia persona all’interno del Comitato. Il sito delle primarie, poi, nelle prime ore on-line ha avuto picchi di un migliaio di visitatori, di fatto senza alcuna forma di pubblicità se non quella del passa-parola. Perché la cosa non sembrasse di parte, abbiamo anche organizzato una conferenza stampa in cui regole e portale potessero diventare di dominio pubblico, leggibili e valutabili anche dai 44 (più la sottoscritta) che si sarebbero riuniti dopo pochi giorni. Chi non avesse preso parte alla conferenza, poteva sempre leggere e aggiornasi sul nostro sito.
Il 18 giugno la riunione era convocata per le 15. Si è visto subito che il clima era diverso dal 30 maggio: incontri in stanza chiuse a due o tre; volti sereni e sguardi fin troppo amichevoli tra Prodi, Fassino e Rutelli, gli stessi che alla riunione precedente avevano evitato accuratamente di incrociarsi anche solo con lo sguardo; battute e risate in grande allegria; assenze illustri, come quella di D’Alema e Bersani (oltre a Gad Lerner che non è mai venuto, o Tullia Zevi) e partenze precoci come quella di Amato (“torno a fare il ministro”), Dini, Veltroni. La riunione è iniziata alla 16 circa. Ci è stato distribuito solo allora un decalogo di regole con un regolamento concepito dai tre saggi presenti (Vassallo, Ceccanti, Biasia), filtrato dai tre coordinatori Soro, Barbi e Migliavacca.
Quest’ultimo ha illustrato il documento, mentre i pochissimi che non lo conoscevano già si affrettavano a leggerlo almeno per sommi capi. Alle 16,30 è iniziato il dibattito, con una premessa tassativa che alle 18,15 la riunione doveva chiudersi. Poiché 105 minuti diviso 43 presunti iscritti a parlare (Prodi e Migliavacca avevano già parlato) in matematica fanno 2,5 minuti per ogni singolo intervento, è stato concordato che era troppo poco. Pertanto, la Presidenza ha concesso 3 minuti. Le domande che logicamente che ne conseguono sono: 1) Perché la volta scorsa, in cui di regole non si è parlato, non è stato posto alcun limite alla durata della riunione, che oltretutto era di notte (con obbligo di pernotto per chi non vive di politica, né a Roma, e deve pagarsi un albergo nonchè chiedere un ulteriore giorno di permesso a lavoro)? 2) Se il Comitato è stato pensato per fare delle buone regole, come si può pensare che le medesime vengano: a. presentate all’inizio della riunione, b. dibattute con 3 minuti di intervento ciascuno, c. decise dopo due ore?

A chi, come la bravissima Rosy Bindi, ha chiesto di ricevere prima, come civilmente e democraticamente si fa in questi casi, i documenti per email e di programmare la decisione finale su di essi entro una settimana con un ultimo incontro, è stato risposto: a) non si poteva uscire dalla riunione dicendo che non si è ancora deciso nulla. E’ stato allora suggerito che sarebbe bastato dichiarare alla stampa che il documento era stato distribuito, che c’era l’accordo di massima sui principi, e che il dettaglio sarebbe stato deciso più approfonditamente entro una settimana. Suggerimento di grande serietà in cui ne avrebbe guadagnato l’immagine di credibilità del Comitato.
Ma il suggerimento è caduto nel nulla. b) a chi ha obiettato che almeno non si parlasse di unanimità del Comitato, è stato gentilmente ricordato che “in quell’organismo non si è chiamati a votare”. E allora come può fare il cittadino a sapere come sono andate le cose, e soprattutto “chi” ha detto “cosa”? Un’ulteriore riunione del Comitato sarà convocata tra una settimana, ma solo per salvare una parvenza di decenza: in realtà, la vera volontà di molti autorevoli esponenti di partito era quella di votare per email il documento. La farsa non è ancora finita, si tratta di capire chi avrà ancora voglia di fare la comparsa. Nessuno era così ingenuo da pensare di poter condizionare le scelte dei partiti, vivi e forti più che mai, ma almeno partecipare ad un dibattito vero, questo sì, lo pretendevamo da un partito che si spaccia per “nuovo”.
Questa è la cronaca delle modalità di svolgimento del dibattito sulle regole elettorali per il PD. Sul contenuto ci sarà molto da dire e molto da spiegare, ma l’APD intende prima confrontarsi al proprio interno e sul territorio, come ha sempre fatto. Solo dopo diremo la nostra posizione, con chiarezza e trasparenza. Questi due principi non sono per noi negoziabili. Ad alcun livello.

* Associazione per il Partito Democratico

Un appello quasi disperato

L'ho scritto io a due liste che vogliono concorrere alle primarie per l'Assemblea Costituente del PD, quelle che si terranno il 14 Ottobre.
Ci sono delle belle persone lì dentro, ma non si accorgono che andando divise vanno al massacro e perdono l'occasione per cambiare l'Italia.
Forza ragazzi, non é troppo tardi.

martedì 19 giugno 2007

D'Alema e La Stampa: l'arroganza del potere

In genere, durante le trasferte del Ministro degli Esteri, ai giornalisti é offerto un passaggio sul volo di Stato. Succede che ad un certo punto, esattamente dopo che la Stampa ha pubblicato delle indiscrezioni su un presunto conto estero di D'Alema, il giornalista del quotidiano torniese viene sistematicamente lasciato a piedi.
Il botta e rispsota tra Farnesina e La Stampa é copiato qua sotto: a voi le conclusioni.
Per me, come suggerisco nel titolo, la diatriba tra D'Alema e La Stampa è indicativa del modo arrogante con cui D'Alema gestisce il potere. Le notizie false si smentiscono in pubblico, non si mettono a tacere con ritorsioni private.


DA Aprileonline.info

16 giugno 2007
Costi della politica
Non cenna a placarsi la polemica sui "voli di Stato" scoppiata tra il Ministro degli Affari Esteri e il quotidiano torinese La Stampa. Oggi, il botta è risposta a suon di note ufficiali. Un carteggio fatto di precisazioni e contro precisazioni


Non cenna a placarsi la polemica sui "voli di Stato" scoppiata tra il Ministro degli Affari Esteri e il quotidiano torinese La Stampa. Oggi, il botta è risposta a suon di note ufficiali. Un carteggio fatto di precisazioni e contro precisazioni.
"In relazione alla nota diffusa dalla Federazione Nazionale della Stampa sulla vicenda dei passaggi aerei concessi ai giornalisti, la Farnesina si dice sorpresa dal tenore dell'articolo pubblicato venerdì dal quotidiano La Stampa ('Voli di Stato'), e ritiene necessario fornire informazioni corrette sui criteri seguiti, in spirito di trasparenza, per la concessione di passaggi aerei ad operatori dell'informazione in occasione di missioni del Ministro degli Esteri".
Al riguardo, la Farnesina fa notare che: "I voli di Stato sono riservati alle Autorità della Repubblica, nel caso specifico al Ministro degli Esteri ed alla sua delegazione ufficiale.
La consuetudine di consentire a rappresentanti della stampa di usufruire dei voli di Stato per seguire visite all'estero del Ministro degli Esteri si basa, come avviene per la maggioranza dei Paesi occidentali, su considerazioni di cortesia, qualora vi siano posti disponibili a bordo (in genere non più di 10-15), e non può ovviamente configurare alcun diritto.

La nota ufficiale del Ministero degli Esteri fa poi osservare che in alcuni Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Giappone, tali passaggi sono accordati dietro pagamento di una quota corrispondente mediamente al costo del biglietto aereo, mentre nel caso dell'Italia sono stati sinora concessi a titolo totalmente gratuito, proprio per favorire un'informazione pluralista e ampia su temi di politica estera.

Il Ministero degli Esteri si attiene, nella scelta dei rappresentanti della stampa, a criteri dettati dalla diversificazione (agenzie, mezzi radio-televisivi, carta stampata) e di alternanza dei media (a partire dal giugno 2006, passaggi aerei sono stati concessi a testate di matrice assai diversificata, in un ampio raggio di orientamenti che va dal "Giornale" all'"Unità"). La Farnesina è peraltro consapevole che ogni criterio può essere migliorato, ma rivendica con ferma determinazione l'impegno profuso per garantire una rappresentanza articolata della stampa.

Inoltre vengono valutati di volta in volta criteri connessi alla difficoltà del luogo da raggiungere, alla complessità degli spostamenti interni (ad esempio, tragitti che prevedono il ricorso a velivoli militari), all'eventuale presenza di corrispondenti sul posto.

In ogni caso il Ministero degli Esteri, qualora non sia possibile assicurare a tutti i richiedenti il passaggio aereo, e proprio per garantire a tutti il diritto di cronaca, assicura a tutti i rappresentanti della stampa italiana che comunque si trovino o si rechino all'estero con propri mezzi per seguire una visita del Ministro degli Esteri tutta l'assistenza fornita dalla nostra rete diplomatico-consolare, con particolare riferimento agli accrediti ed alla partecipazione a conferenze stampa congiunte o a incontri con la stampa nazionale.

Alle recenti missioni del Ministro degli Esteri ad Ankara ed a Belgrado e Pristina hanno partecipato, in base ad un principio di rotazione, testate assai raramente presenti, peraltro particolarmente attente alle questioni dell'area mediterranea e balcanica, come 'Il Mattino' e il 'Quotidiano Nazionale' (gruppo 'Il Giorno', 'La Nazione', 'Il Resto del Carlino') o che addirittura mai sinora avevano preso parte ad una visita del Ministro D'Alema all'estero, come la 'Gazzetta del Mezzogiorno'.

Lungi da essere oggetto di qualunque forma di discriminazione, l'inviato de La Stampa ha al contrario sinora abbondantemente e con altissima frequenza (più del 90% dei casi) usufruito di passaggi aerei su voli di Stato (e ciò accadrà anche in futuro, come ben sa la direzione de La Stampa), talvolta anche sulla base di precise richieste, anche quando ciò non era previsto per nessun altro dei suoi colleghi (per esempio, da ultimo, da Venezia in occasione della recente riunione del Consiglio per le Relazioni tra Italia e USA) e sulla base di considerazioni di cortesia.

Si ricorda in particolare che il 14 agosto 2006, nel pieno della crisi tra Israele e Libano, l'inviato de La Stampa a Beirut, dietro insistente ed accorata richiesta della Direzione, fu accolto a bordo del volo di Stato, e ciò comportò la decisione, assunta dallo stesso Ministro degli Esteri per considerazioni di umana comprensione, di non includere nella delegazione uno dei suoi più stretti e qualificati collaboratori a motivo della limitatezza dei posti disponibili".

Questi - conclude la nota della Farnesina - i dati di fatto.
"Ogni altra considerazione di carattere polemico e strumentale contenuta nell'articolo de La Stampa non corrisponde affatto alla politica seguita dalla Farnesina su tale argomento, gestito a livello tecnico direttamente dal Servizio Stampa e Informazione del Ministero degli Esteri, che rimane a disposizione per eventuali ulteriori approfondimenti sul tema. Al riguardo, alla Farnesina è in corso da tempo una seria ed accorta riflessione per riorganizzare e migliorare la prassi sin qui seguita, anche alla luce degli orientamenti adottati dai principali Paesi occidentali, e pertanto ad ogni costruttivo contributo che la Federazione Nazionale della Stampa vorrà fornire al riguardo non si mancherà di riservare puntuale attenzione".

Tutto chiaro, dunque. Tutto secondo le regole e nessuna discriminazione? A leggere la controreplica de "La Stampa" , qualche dubio, in effetti resta: "In relazione alla nota della Farnesina sui voli di Stato - si legge in un comunicato del quotidiano torinese - prendiamo atto dei criteri che il ministero dice di osservare. Tuttavia precisiamo che: 1) venerdì 8 giugno, due giorni dopo la pubblicazione su La Stampa dell'articolo "D'Alema e i veleni del conto segreto", l'inviato Emanuele Novazio che solitamente segue le trasferte del ministro degli Esteri, ha chiesto al dirigente responsabile se fosse previsto che i giornalisti viaggiassero sull'aereo del ministro durante la trasferta ad Ankara del lunedì successivo.
La risposta testuale è stata: "Mi spiace ma per te non ci sarà posto. Niente di personale, ma il ministro vuole mandare un messaggio al tuo giornale". Alla richiesta di spiegazioni il funzionario ha fatto riferimento all'articolo citato e ha aggiunto di essere rammaricato "della spiacevole situazione".
2) La sera di martedì 12 Novazio ha ricontattato il dirigente in questione, chiedendo se nella trasferta del giorno successivo in Kosovo e Serbia i giornalisti avrebbero trovato posto sull'aereo sul quale viaggiava D'Alema. Risposta, anche questa testuale: "Certo che li portiamo, ma per te vale il discorso che ci siamo fatti la scorsa settimana". 3) Venerdì 15, giorno della pubblicazione su La Stampa della nota "Aerei di Stato", nella quale si raccontava della doppia esclusione di Novazio, il giornalista ha ricevuto due sms dal dirigente del ministero. Il primo, alle 7,15, diceva: "No comment". Il secondo, delle 15,45, era meno laconico: "Adesso non mettetevi a fare altro clamore altrimenti come Farnesina dovrò pronunciarmi seccamente".
Novazio rispondeva che, a quanto ne sapeva, il giornale aveva detto ai suoi lettori come erano andate le cose e che, quindi, non c'era ragione di andare avanti con la polemica. Pochi minuti dopo il giornalista riceveva una telefonata di un funzionario dell'Ufficio stampa del ministero che gli chiedeva: "Stiamo preparando la trasferta in Sud Africa dal 9 al 13 luglio. Ti interessa?".

C'è solo da aggiungere - conclude la nota de 'La Stampa' - che i nomi dei funzionari in questione e gli sms sono ovviamente a disposizione del ministro D'Alema e della direzione generale del ministero degli Esteri qualora volessero approfondire".

lunedì 18 giugno 2007

Alla deriva

Tra poco smettermo pure di augurargli tutti i mali possibili, e cominceremo ad averne persino tenerezza.

domenica 17 giugno 2007

Verso Dublino (4)

Forse questo post avrebbe dovuto chiamarsi semplicemente "Verso Dublino?".
Questa settimana, per non perdere l'allenamento, ho fatto un po' di mountain bike (ah, sempre bello), ma oggi non ho resistito alla tentazione e ho provato una piccola sgambata...
Niente da fare, il fastidio all'anca é subito venuto fuori. In settimana mi farò vedere da un esperto, per capire cosa ho e se posso guarire in fretta.
Niente paura, vi terrò aggiornati appena ho qualche novità: e questa settimana, per tenermi in forma, ritornerò in piscina!

giovedì 14 giugno 2007

Doppia marchetta

Volevo segnalare due cose interessanti fatte da due amici: poi le volevo anche commentare, ma mi pareva di scrivere una marchetta esagerata. Così mi limito a segnalare che Paola Caporossi, una dei 45 del comitato nazionale per il PD, ha scritto una sua presentazione al pubblico dove dice alcune cose in cui mi rispecchio (quasi) totalmente.
Alberto Vannucci, valente politologo, ha avuto il culo pazzesco di avere pronto un libro sulla corruzione in Italia, scritto a quattro mani con Donatella della Porta: si chiama "Mani Impunite". Esce domani, e con l'aria che tira potrebbe fare cassetta.

Poveri vitelli messicani

Confessione tardiva di Fournier, vicequestore della squadra mobile di Roma ai tempi del G8.

"Arrivato al primo piano dell'istituto - ha detto - ho trovato in atto delle colluttazioni. Quattro poliziotti, due con cintura bianca e gli altri in borghese stavano infierendo su manifestanti inermi a terra. Sembrava una macelleria messicana".
"Sono rimasto terrorizzato e basito - ha spiegato - quando ho visto a terra una ragazza con la testa rotta in una pozza di sangue. Pensavo addirittura che stesse morendo. Fu a quel punto che gridai: 'basta basta' e cacciai via i poliziotti che picchiavano", ha raccontato ancora Fournier.

Via repubblica.it

lunedì 11 giugno 2007

Ultimatum

Se i senatori non accettano le dimissioni di questo matto irresponsabile qui bisognerà fare la rivoluzione.
Il simpatico senatore ha finto un malore per farsi trasportare da un'ambulanza fino allo studio di LA7, aggirando così il traffico di Roma. E sottraendo abusivamente un'ambulanza con medico a chi invece poteva averne bisogno. La parte più imbarazzante del video qua sotto sta nelle facce degli altri ospiti, che lo ascoltano senza trovare il coraggio di mandarlo nel posto che merita.

Verso Dublino (3)

E alla fine arrivano i problemi...la settimana appena trascorsa non é stata delle più brillanti. Già sapevo che non avrei avuto molto tempo per allenarmi (non ho trovato neanche il tempo di scrivere altri post sul blog!) ma é sorta anche qualche altra piccola complicazione.
Nelle due blande uscite di questa settimana ho accusato un lieve fastidio all'anca destra...dopo mezz'ora di corsa comincia a farmi male, e vorrei evitare di peggiorare la situazione. Tutto in realtà era cominciato negli ultimi dieci minuti del mio primo lungo da due ore: avrò esagerato? Questa settimana niente corsa: mi dedicherò al cross-training (nuoto e bici) per non perdere l'allenamento, e speriamo che il doloretto passi! Altrimenti bisognerà "correre" ai ripari...

lunedì 4 giugno 2007

Verso Dublino (2)

Per adesso sono tre le settimane di allenamento: il programma che ho deciso di seguire consta di tre sedute di corsa settimanali, a cui sarebbe bene aggiungere alcune sedute di cross-training (altri sport...).
I programmi di allenamento classici prevedono quattro o cinque giorni di corsa alla settimana, che per me sono davvero insostenibili. Per fortuna che il "Furman Institute" ha inventato un programma (si chiama FIRST) per gli sfaticati come me!
La tabella "FIRST" prevede una seduta sulla velocità (ripetute), una di corsa a velocità medio alta e una di corsa lunga e lenta. A regola ognuna di queste sedute andrebbe corsa ad una certa velocità, ma io preferisco lasciare perdere il cronometro e far riferimento al solo cardiofrequenzimetro.
In tre settimane già comincio a sentire delle trasformazioni: per esempio, le mie pulsazioni a riposo sono calate da 54 a 44. E riesco a correre due ore senza stare troppo male...Peccato che la scorsa settimana, e anche la prossima, sarò così impegnato da non poter fare più di due allenamenti!

lunedì 28 maggio 2007

Verso Dublino (1)

Il 22 di Settembre sarò là, con i pantaloncini corti, la maglietta a mezze maniche e le scarpe bianche.
Sarò nel mezzo di Phoenix Park, e forse mi chiederò perché diavolo mai ho deciso di imbarcarmi in quell'avventura. Ci saranno mille persone con me, e probabilmente si faranno la stessa domanda appuntandosi sulla maglia il pettorale della Dublin Adidas Half Marathon.
Pronti, via.



Ma insomma, perché?
Se devo essere sincero mi vengono in mente troppe risposte per capire quale sia quella vera. Forse lo faccio perché mi piace provare a migliorare me stesso: é così nello studio, nel lavoro e in tutte le cose che faccio. Migliorare, battere me stesso: una forma di perfezionismo e una ribellione verso il senso del limite.
Forse perché ci avevo timidamente provato l'anno scorso, infortunandomi al secondo allenamento: ora é una specie di sfida personale tra me e lei. Orgoglio.
O semplicemente voglio tornare a Dublino, dove ho passato quattro mesi scoprendo l'anima di una città che già mi aveva incantato quando avevo diciotto anni.
Eppure forse la spiegazione é più semplice, e ho solo bisogno di darmi un obiettivo per non impazzire dietro il dottorato da concludere, il lavoro da portare avanti ed il turbinio di altre cose che ho cominciato a fare...
Chissà.
Ma qui, davanti ai quattro avventori dell'Osteria, racconterò ogni settimana come va avanti questa avventura. Ora però allacciatevi le scarpette, che si comincia a fare sul serio.

domenica 27 maggio 2007

Il numero 33

La moltitudine di gente che sta firmando l'appello sul blog di Luca Sofri é testimoniata incontrovertibilmente dalla posizione della mia firma.
Quando il mio nome é apparso era posizionato in fondo alla seconda colonna, ora sembra in cima alla prima.
Sono il numero 33.
Mi venite a fare compagnia?
L'appello chiede che nel comitato dei 45 saggi che devono scegliere le regole per eleggere la prima assemblea del PD siano inseriti dei giovani.

La questione non é banale come sembra: scegliere le regole significa infleuzare il risultato, e noi vogliamo che anche le persone non particolarmente ammanicate possano entrare nell'assemblea.

venerdì 25 maggio 2007

Come va il PD?



Uno sbadiglio ci sta seppellendo.

via lastampa.it

giovedì 24 maggio 2007

I dinosauri che non temono estinzione

Ma solo da noi accade che basti ripetere le stesse cose di buon senso per sembrare un genio?
Tito Boeri dice che troppi vecchi fanno male alla politica e accorciano gli orizzonti del paese, ed io salgo sul tavolo ad applaudire.
Anche perché, vista l'età media del comitato di saggi che hanno messo insieme per il PD....

sabato 19 maggio 2007

Piovono rane

Se capitate sul blog di Alessandro Gilioli date un'occhiata alla storie di Deepack e Nima, il ragazzo che vuole vendersi un rene e la prostituta bambina.

martedì 15 maggio 2007

Ma Benedetto Papa, perché?

Il servizio della BBC sulla pedofilia nella chiesa. E sulla sua copertura sistematica.
Sottotili in italiano.

mercoledì 9 maggio 2007

Ma che bel negretto!

Insomma, esistono anche i razzisti per bene, e a volte siamo proprio noi.

martedì 8 maggio 2007

Ivan Basso: "Mi sono dopato" (Vedi aggiornamento)

Ha confessato.
Era alle strette, ma ha avuto il coraggio di rompere l'ipocrisia che avvolge il ciclismo, quella per cui la frase "tutti si dopano" si può dire solo al bar. Anche se in fondo in fondo sappiamo tutti che é vera.
Ricorda un po' tangentopoli vero?
Tutti lo sanno che c'é qualcosa di marcio, ma nessuno lo può dire con certezza, e le pratiche illecite (là le tangenti, qui l'epo o le emotrasfusioni)rimangono quasi sempre impunite.
Non gettiamo la croce sulle spalle di Basso: ha sbagliato e deve essere condannato. Ma non ne facciamo un mostro. Speriamo anzi che la sua confessione sia utilizzata dal mondo del ciclismo per ripulirsi. Unico modo per riconquistare un briciolo di credibilità.

AGGIORNAMENTO 9/5/2007
Basso: "Mi volevo dopare". Questo sarebbe stato il titolo giusto del post. Ivan Basso ha smentito le ricorstruzioni dei giornalisti secoondo cui avrebbe ammesso l'uso del doping. La sua confessione si limita al tentativo di autoemotrasfusione programamto prima del Tour ma mai portato a termine. Bisogna constatare che i giornalisti sportivi avevano lavorato parecchio di fantasia. A questo punto ci rimane una domanda: da questa storia ne esce peggio Basso o i giornalisti?

venerdì 4 maggio 2007

Genova quella giornata di Luglio

Sapevate il Ministero dell'Interno é stato condanato per alcune delle volenze del G8 di Genova?
Incredibilmente la notizia sta passando sotto silenzio.
Perché almeno i blogger non la rilanciano sui loro siti?

via gennarocaortenuto.it

domenica 29 aprile 2007

Il tempo dell'azione


La mia lettera a tutti gli amici del blog.




Cari Amici,

Vi scrivo per proporvi di entrare a far parte dell'Associazione per il Partito Democratico.
Come invito può suonare un po' brusco, ma questo é il tempo dell'azione. Oggi infatti si é aperto uno spiraglio per cambiare la politica italiana, ma questa porta non rimarrà aperta per sempre. Se ci vogliamo provare bisogna farlo ora, senza perdere tempo.

La politica in Italia é frammentata, chiusa e falsa. In Parlamento ci sono più di 15 gruppi, la maggioranza sono piccolissimi: al governo c'é una coalizione di 9 partiti, ognuno dei quali si sente in dovere di specificare la propria posizione su tutto. I parlamentari che abbiamo votato sono stati nominati dalle segreterie dei partiti, agli elettori non é stata data nessuna possibilità di scegliere. E intanto tutti sono troppo impegnati in mille dichiarazioni e mediazioni per ricordarsi di fare quello per cui sono stati eletti.

Ormai 4 anni fa un intellettuale, Michele Salvati, cominciò a parlare dell'esigenza che nascesse un partito democratico grande e unito, capace di ridurre la frammentazione e sollecitare la partecipazione dei cittadini. Fu considerato un pazzo. Invece l'idea aveva una grande forza, sono nate molte associazioni per spingere questo progetto e gli ultimi congressi di Margherita e DS hanno deciso di dare vita al PD.
Ora si tratta di non lasciare la sua fondazione solo agli apparati dei vecchi partiti: il PD deve raccogliere le energie dei non iscritti, altrimenti non ci sarà nessuna novità.

Il 5 Aprile i coordinatori di Margherita e DS, spinti da molti autorevoli appelli, hanno accettato il principio di "una testa un voto": significa che è passata l'idea delle primarie per far nascere il nuovo soggetto politico, e che, pertanto, saranno i cittadini a scegliere chi dovrà rappresentarli nella sua fase costituente. Le elezioni per l'assemblea costituente ci saranno nel prossimo autunno, e ci dobbiamo far trovare pronti. Solo se avremo voglia di partecipare potremo portare il nostro contributo a questa avventura.

Se il progetto vi interessa avete due modi per contribuire: chiedete subito di aderire all'APD Toscana indicando nome, cognome, indirizzo, data di nascita e recapito telefonico all'indirizzo apd.toscana@tiscali.it e girate questo invito con due righe di presentazione a chi può essere interessato.

A Presto,
Federico

venerdì 27 aprile 2007

Contro Scalfarotto

Tempo fa ho fatto una domanda a Ivan Scalfarotto: gli istituti per minori dei paesi poveri sono pieni perché non ci sono abbastanza famiglie che li vogliono adottare o perché le procedure per l'adozione internazionale sono molto lunghe?

La domanda non era fatta a caso; in quei giorni si parlava della possibilità che le coppie gay potessero adottare e Scalfarotto portava due argomenti per affermare le ragioni de si: primo, perché i gay devono avere gli stessi diritti di tutti gli altri, secondo, perché esistono molti bambini che vivono in povertà e solitudine e darli in adozione alle coppie gay potrebbe migliorare la loro situazione.

Qualcuno di ricorderà che per via di quel dibattito nacque anche una polemica con Rosy Bindi, alias Mary Poppins.

La prima ragione di Ivan, lo riconoscerebbe anche un bambino, é inconsistente. La possibilità di adottare non é un diritto di nessuno, ci mancherebbe. E' il bambino, caso mai, che deve avere il diritto alla soluzione migliore per lui. Per dire, il mio vicino di casa che é solo e triste non ha certo il diritto di prendersi un bambino africano: si prenda un gatto se vuole compagnia. “E' necessario ricordare sempre che l'adozione internazionale- ricorda il Centro internazionale di coordinamento per i diritti del minore senza Famiglia di Ginevra -é soprattutto una misura di protezione del bambino secondo quanto stabilito nei documenti internazionali, in particolare nella Convenzione relativa ai diritti dell'infanzia, i cui principi devono essere rispettati in tutte le procedure di adozione, ad iniziare dal diritto del bambino di crescere innanzitutto nella sua famiglia di origine”

La seconda ragione di Ivan potrebbe invece avere un senso anche per chi ritiene che la situazione ottimale per i bambini sia di crescere con una mamma e un papà. Se questo non fosse possibile perché non ci sono abbastanza famiglie che vogliono adottare sarebbe logico estendere la facoltà di adottare ad un numero maggiore di soggetti, tutti quelli che si ritengono migliori di un istituto di un paese povero.

Oggi ho scoperto che questo non é assolutamente il caso. Gli istituti sono pieni perché la maggioranza dei bambini che ospitano non sono orfani (e quindi non sono giuridicamente adottabili), e perché anche quelli adottabili lo sono prima per le famiglie del paese di origine.

Il problema, caro Ivan, non si pone.

mercoledì 18 aprile 2007

Il bambino venduto

La storia del bambino venduto agli zingari.
E salvato dai Carabinieri e dalle politiche sociali.
Che pone una domanda semplice: perché non si prova a salvare tutti i bambini che chiedono l'elemosina?

Via lastampa.it

lunedì 16 aprile 2007

Contro Adinolfi

Reputo Mario Adinolfi un grande, e la sua battaglia contro le procedure truffaldine della Margherita meritano una medaglia al valor civile. Lo dico per mettere le mani avanti.
Però questa sua fissa per la democrazia diretta proprio non la capisco. E mezz'ora fa gliel'ho detto.

elenco punto commento commento di l'oste - lasciato il 16/4/2007 alle 20:26, 81.211.252.xxx

Caro mario,
ma cosa intendi per "Democrazia Diretta"?
Il temrine mi sembra confuso e generatore di confusione.
Ti riferisci forse alla tradizione della democrazia partecipata(le teorie di Benjamin Barber, la prassi dei bilanci partecipati..)?
Il termine "democrazia diretta" ha universalmente un significato preciso, che é quello opposto a "democrazia rappresentativa". E non credo tu voglia proporre una democrazia diretta in quel senso, anche perché un partito non avrebbe molto senso in quel modello.
Allora Mario,
cosa intendi per Democrazia diretta?



www.osteria138.blogspot.com


elenco punto commento commento di marioadinolfi - lasciato il 16/4/2007 alle 20:37, 87.20.218.xxx

io intendo proprio quella democrazia diretta "opposta"


elenco punto commento commento di l'oste - lasciato il 16/4/2007 alle 20:59, 81.211.252.xxx

vabbé Mario, ciao.
www.osteria138.blogspot.com

domenica 15 aprile 2007

E io credo a Babbo Natale

Da QN: La Russia di Vladimir Putin é "un Paese che crede nella democrazia": lo ha detto il capo di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dopo un incontro informale con il leader del Cremlino a San Pietroburgo.

In base alle dicharazioni rilasciate dall'ex premier, in partenza dalla capitale degli ex Zar, le manifestazioni tenutesi ieri a Mosca sono state "gonfiate" dalla stampa.

Berlusconi ha inoltre sottolineato di aver visto i dati sulla partecipazione alla marcia del dissenso, mostrati da Putin: secondo le autorità russe i manifestanti anti-Cremlino, guidati da Garry Kasparov, erano 700, a fronte dei 15mila sostenitori del leader del Cremlino riuniti nel quartiere dell'università."



Spregio per la democrazia o ignoranza dei suoi principi basilari? Stupisce sempre di più Silvio Berlusconi, che di fronte alle derive autritarie del governo russo (omicidi, incarceramenti, stampa di regime) non manca occasione per solidarizzare con l'amico Putin. Anche oggi, dopo che Putin ha fatto arrestare i suoi oppositori che dimostravano in piazza. Ora, cari elettori della Casa delle Libertà: che ne pensate dell'ultima uscita del vostro campione?


Da Repubblica.it "Gary Kasparov e' stato incriminato per manifestazione non autorizzata. Il campione di scacchi divenuto uno dei leader dell'opposizione anti-Putin e' comparso in tribunale per la formalizzazione dell'accusa con cui e' stato fermato durante una dimostrazione per le vie di Mosca. "Kasparov e' accusato di aver fatto parte di una folla e di aver intonato slogan antigovernativi" ha detto il suo avvocato, Karinna Moskalenko".


Language is power...

...diceva la mia vecchia (e acida) professoressa di greco. "Epperò aveva ragione", ho pensato leggendo questo brano trovato nei meandri di internet.

"se al telegiornale sentissi che c’è stato un incidente terribile in autostrada, una macchina si è accartocciata e dentro c’erano i genitori con due figli piccoli e sono tutti morti, resterei giustamente colpito e sconvolto. Ma se il giornalista dice che c’è stato un tragico incidente in cui ha perso la vita un’intera famiglia, pur dispiaciuto continuerò a pranzare o a fare quello che stavo facendo mentre guardavo il telegiornale"

giovedì 5 aprile 2007

Mai neim is Rutelli

venerdì 30 marzo 2007

Dico Toscana Oggi


Toscana Oggi é il settimanale della chiesa toscana, e coraggiosamente ha inserito un sondaggio on-line trai suoi lettori chiedendo cosa ne pensassero della legge sui Dico.
Ecco i risultati letti Venerdì 30 Marzo alle 10.20, dopo che circa 3000 persone hanno votato.

mercoledì 28 marzo 2007

E allora musica maestro

E dai, mettetevi le cuffie e ascoltate. Un'Osteria al passo con i tempi si regala anche un po' di musica.

venerdì 23 marzo 2007

La degenerazione della logica


Copio da Repubblica.it le parole di Fosco Giannini, capogruppo di Rifondazione in commissione Difesa del Senato.


"Si sente dire che il ministro D'Alema sarebbe pronto ad inviare più armi in Afghanistan - aggiunge Giannini - se fosse vero sarebbe particolarmente grave perchè significherebbe andare dietro alle richieste della Nato e della destra italiana".

Notare il punto rilevante per Giannini: inviare più mezzi sarebbe "particolarmente grave" non perché ingiusto in sé o tatticamente sbagliato, o per una qualche altra ragione di merito. No. Sarebbe grave perché darebbe ragione alla Nato e alla Destra.
Poi dice che uno diventa qualunquista, dice.

Pescatori di soldi

Ricevo e volentieri pubblico questo orrido esempio di phishing.
Ma cosa gli costerebbe fare delle traduzioni meno sgangherate? Truffaldini si, ma almeno non così sgrammaticati. Che diamine.

Gentile Banco Poste Italiane Utente,

Eseguiamo attualmente la manutenzione regolare delle nostre misure o a caso per questa manutenzione, e lei sarа adesso portato attraverso una serie di pagine di verifica di identitа.

Per eseguire la manutenzione regolare per favore scatto qui

Proteggere la sicurezza del suo Primo conto bancario di Scambio и il nostro interesse primario, e chiediamo scusa per qualunque inconvenienza che questo puт causare

Per favore nota:

Se facciamo no riceve la verifica di conto appropriata entro 24 ore, poi presumeremo che questo conto и fraudolento e sarа sospeso. Lo scopo di questa verifica и assicurare che il suo conto non и stato fraudolentamente usato e combattere la frode dalla nostra comunitа.

2007 Banco Poste Italiane . Tutti i diritti hanno riservato

Dai retta a me (5)




La quinta versione del "Dai retta me" si compiace nel sposare con convinzione le acute tesi della quarta versione del "Dai retta me".
Ricade.
Volendo dire di più, questo governo sembra destinato a ricadere sulla politica estera.
Volendo proprio andare nel campo delle analisi più profonde potremmo dire che é l'opposizione a decidere le sorti di questo governo.
Se Forza Italia e AN forzano la mano e stuzzicano le contraddizioni tra le anime del centro-sinistra il governo vien giù come un castello di carte. La cosa simpaticamente insolita é che di solito nelle democrazie parlamentari é il governo che decide quando andare: nel nostro caso questo vantaggio strategico ce l'ha l'opposizione.
Se non tenessimo un po' a questa barca sarebbe interessante studiare come affonda.
Perché prima o poi, dai retta a me, affonda.

giovedì 22 marzo 2007

La credulità del popolo (coi terroristi non si tratta)

Mi stupsco sempre di quanto siamo creduloni e di quanto i commentatori ci facciano credere quello che vogliono. Adesso la parola d'ordine che trapela dai nostri alleati occidentali e che coi terroristi non si tratta e che noi abbiamo fatto un bel pappocchio a scambiare Mastrogiacomo con cinque talebani. Ok, forse é vero, fore no, se ne può discutere.
Quello di cui non si é per nulla discusso é invece come si comportino in pratica i paesi che ci hanno fatto una ramanzina internazionale. Leggetevi questa lettera a Zucconi va...
La morale, vi anticipo, é che é facile fare i duri quando hanno rapito i connazionali di altri.

DIMENTICARE
Egregio diretur,
non se ne può già più. Da quando il suo collega è stato rilasciato, non faccio altro che leggere e sentire giornalisti, politici e anche gente comune che si lamenta del fatto che il governo italiano sia sceso così in basso da spingere con successo il governo Afgano a rilasciare i 5 pericolosi terroristi talebani. Ah, la memoria corta!... brutta cosa. Una brevissima ricerca su internet, roba di 10 minuti, porta alla luce i seguenti fatti:
Durante una conferenza stampa del 1985, in occasione della presa in ostaggio di un volo TWA, nientepopodimenoche Ronald Reagan disse la frase sequente: "Non credo che nessuna azione che cerchi di farci riavere le persone che sono state prese in ostaggio da parte di assassini e barbari possa essere considerata sbagliata. Noi faremo tutto quello che possiamo per riavere gli Americani che si trovano in quella situazione". Sempre sotto Reagan, gli USA fecero un famoso scambio di prigionieri con l'allora Impero del Male (l'URSS di Breznev) per far passare all'ovest il dissidente Natan Sharanski, che ora è, o
è stato recentemente, ministro del governo israeliano. Negli ultimi 30 anni, Israele ha rilasciato circa 7000 prigionieri. Ciò è stato fatto per ottenere il rilascio di solo 19 soldati o cittadini israeliani. Come disse il primo ministro Rabin nel 1985, quando fece liberare 1150 prigionieri in cambio di 3 soldati israeliani: "When no military option exists, there is no choice but to enter negotiations and pay a price"). Nel luglio del 2004 gli USA hanno rilasciato 5 prigionieri, cittadini sauditi sospettati di terrorismo, in cambio di 5 cittadini britannici e altri due prigionieri detenuti nelle carceri Saudite. Nell'agosto del 2000, il Regno Unito rilasciò 430 prigionieri loyalisti e repubblicani nord-irlandesi (terroristi dell'IRA), senza alcuna contropartita. La Germania ha liberato un prigioniero libico, in carcere per omicidio, in cambio di 4 cittadini tedeschi prigionieri in Libia. E' avvenunto nel lontano 1983, tempi in cui Gheddafi era visto come il terrorista peggiore. Come vede, è facile fare i duri quando gli ostaggi o prigionieri sono cittadini di altri paesi, poi quando si deve render conto ai propri connazionali, le cose vanno diversamente, e le posizioni più rigide e intransigenti si rammolliscono improvvisamente.
Roberto Kersevan,
Grenoble, Francia

da Repubblica.it

martedì 20 marzo 2007

E nel frattempo...(2)

...i ministri Ferrero ed Amato stanno scrivendo una legge sull'immigrazione che promette bene, soprattutto perché renderà possibile venire a lavorare regolarmente in Italia (ad oggi, pare paradossale, ma non é così).
Se privatizzano l'Alitalia e fanno una buona riforma elettorale voglio vedere se Luca Sofri metterà da parte la sua piastrella.

Il titolaio matto

C'é titolo e titolo, certo che questo del corriere.it non é dei migliori. O no?

domenica 18 marzo 2007

Chiacchiere da osteria (1)

In ogni osteria che si rispetti c’è un angolo in cui gli avventori, abituali e occasionali, si scambiano battute e aneddoti divertenti per passare allegramente il tempo, davanti a un buon bicchier di vino o una bella birretta.
In questa osteria purtroppo non posso offrirvi ne la birra ne il vino, ma di aneddoti e di storie quante ne volete!

Per capire questo primo aneddoto è necessario che vi faccia una piccola premessa; dovete sapere che mio fratello ha un po’ di problemi a svegliarsi la mattina.. se non beve una tazza di latte e caffé non c’è verso di farlo alzare dal letto.

Qualche anno fa, dopo diverse sere di bagordi in compagnia, un’amica di mio fratello rimase a dormire a casa nostra, per ragioni di privacy non farò il suo nome ma la chiamerò StupidaL. Il mattino seguente, come da premessa, mio fratello non ne voleva sapere di alzarsi e chiese alla sua amica di fargli il latte e caffé; sapendo che era l’unica soluzione si mise davanti ai fornelli e lo preparò, secondo lei.. quando mio fratello cominciò a sorseggiarlo esclamò:“ Boia StupidaL!! Fa veramente schifo.. ma ce l’hai messo lo zucchero?”lei, un po’ seccata per il capriccio, andò ad aggiungere altro zucchero al suo intruglio. “Sarà il saporaccio che ho in bocca la mattina, ma questa roba sa d’arrosto…” “ma che dici! Dai qua, fai sentire. YHEEEK!!!!!!!!!!! È cattivissimo!”.
A quel punto si accese una spia di allarme in mio fratello che immediatamente si alzò dal letto per andare a controllare dove StupidaL. avesse preparato il famigerato latte. Arrivato in cucina divenne evidente che qualcosa non andava “StupidaL, non avrai mica usato il pentolino dove sere fa abbiamo sciolto il lievito per la pizza, vero?” e lei “pensavo che ci avesse fatto il latte tuo fratello” , “ma se è fuori con gli scout da una settimana! E poi non vedi che oltretutto c’è dentro il pezzo d’aglio che è sfuggito a Paola mentre preparava la pasta asciutta ieri sera?!?” “ma io pensavo che fosse parmigiano” rispose lei arrampicandosi su specchi sempre più improbabili “eh certo! perché secondo te nel latte e caffè si mette anche il parmigiano” rispose mio fratello esterrefatto “e io che ne so!” disse la StupidaL franando definitivamente sui suddetti specchi, “il parmigiano non lo mangio! Pensavo che tuo fratello l’avesse usato per insaporire il latte, infondo è anch’esso un latticino…” “StupidaL non sei in te, smettila di drogarti di primo mattino!” “Sei un mostro! Sono lucidissima, e poi sono la prima persona che è riuscita a farti svegliare in orario!!”
“E sia! Ma sappi che questa cosa ti perseguiterà per il resto dei tuoi giorni” sentenziò mio fratello “la dirò a tutti i nostri amici, a tua sorella, arriverà fino ai tuoi figli, ai figli dei tuoi figli, e comunque sia ti sopravvivrà”.
Come potete vedere mio fratello sta mantenendo la promessa, aiutatelo.
Sembrerà inverosimile ma questa ragazza è laureata con 110 e lode in biologia, una delle dottorande più brillanti dell’università di Pisa.. Perciò se sposate una scienziata attenti ai manicaretti che pretende di preparare, per quanto semplici e innoqui possano sembrare..

Se volete contribuire con le vostre storie e i vostri aneddoti, madateli pure a chiacchieredaosteria@yahoo.it

giovedì 15 marzo 2007

Messaggio ai naviganti

Attenzione: se il Partito Democratico nasce così nasce morto.
Per l'appunto, l'oste esprime massima solidarietà a Mario Adinolfi.

Sulla notizia anche Scalfarotto, One More Blog, Rolliblog.

venerdì 2 marzo 2007

A frescheggiare

Ebbene si, l'oste se ne va qualche giorno in Finlandia...a rinfrescarsi le idee.
Statemi bene, e chissà che non riesca a trovare un po' di tempo per scrvere qualcosa anche da là.

martedì 27 febbraio 2007

Voto al senato: here is the situation!

Quindi riassumiamo, perche' questo governo vada avanti, da qui a domani sera alle 18, dobbiamo sperare che, perlomeno:
1. La Montalcini torni in tempo da Dubai, dove sta partecipando a una conferenza, si riposi abbastanza da riuscire ad alzarsi e arrivare in senato, nonche' poi dalla sua sedia fino al seggio (ritorno non strettamente necessario)
2. Nessuno dei senatori a vita, tutti abbondantemente oltre gli ottanta, si prenda un raffreddore o una febbre (se prende qualcosa a Cossiga, pero', va benissimo)
3. Pininfarina riesca a spostare il suo incontro di lavoro
4. Pallaro, che in questo momento e' in vacanza a Punta del Este (Uruguay):
a) non si imbatta in nessuno sciopero di areolinea (visto che la tratta e' percorsa da Alitalia, Iberia e Areolineas Argentinas...il punto non e' banale)
b) trovi una ragione "sufficientemente buona" (la cuenta...por favor!) per votare la fiducia
5. Turigliatto non sia aggredito da una delle sue crisi metafisiche di coscienza in piena notte, che provocherebbe una paralisi della mano votante al suono delle parole "impegni internazionali", che purtroppo sono nei dodici punti che Prodi dovra' leggere
6. I dottori rilascino Rossi dall'ospedale dopo il pugno nel naso rimediato dal compagno di partito ex pugile
Se una sola di queste condizioni non si verifica....torna Berlusconi.
Vicende tragicomiche di un giorno qualunque, ma solo in Italia.

giovedì 22 febbraio 2007

E nel frattempo....

Luca Sofri scrive bischerate su bischerate.

Dai retta a me (4)

Lo rifanno e ricade.
Lo rifanno e ricade.
Lo rifanno e lo rifanno.

mercoledì 21 febbraio 2007

Tanto per sapere di chi si parla

E' inutile e sbagliato fare campagne maccartiste contro i due senatori della (ex?) maggioranza che non hanno appoggiato la mozione di D'Alema facendo andare sotto il governo Prodi. D'altra parte sono due sacri rappresentanti del popolo con il pieno diritto di votare o non votare quello che vogliono. Comunque io vi metto le loro foto (nel caso li incontriate al mercato) e le loro e-mail
(aveste voglia di scrivegli qualcosa).
Ah, mi dimenticavo i loro partiti (casomai si dovesse andare a alle urne): Turigliatto é nel gruppo di Rifondazione, Rossi nel gruppo Comunisti italiani-Verdi.


turigliatto_f@posta.senato.it


rossi_f@posta.senato.it

Non me lo chiedete.

Capito?

lunedì 19 febbraio 2007

L'indulto che non fa notizia

Copio e incollo dalla Newsletter dell'agenzia "Redattore Sociale"

CARCERE Crollo dei "recidivi" con l'indulto 2006.
Crescita della popolazione carceraria di sole 1.000 unità in 6 mesi, mentre con l'indulto del 1990 era stata di 10 mila in un anno. E un tasso di recidiva del 12%, fortemente inferiore alla media. L'indulto dell'estate 2006 ha avuto risultati che, per la loro positività, hanno sorpreso anche i ricercatori ingaggiati dal ministero della Giustizia. Hanno fruito dell'indulto oltre 42 mila persone: dei 25 mila usciti dal carcere sono tornati a delinquere in 6 mesi "solo" 3.200; dei 17 mila che godevano di misure alternative alla detenzione, solo 352. Gli italiani sono stati più recidivi degli stranieri, dei quali oltretutto 1 su 5 è tornato in galera per violazioni della Bossi-Fini.

domenica 18 febbraio 2007

Sono commosso

Compie quaranta anni il giocatore che ci ha fatto sognare come nessun altro.
Auguri Divin Codino.

sabato 17 febbraio 2007

Tutte le tazze sono bastarda

Letto su Repubblica.it,

"15:33
Sui muri della questura la scritta 'Acab'

Sui muri della questura qualcuno ha scritto Acab, la sigla spesso usata negli stadi per insultare le forze dell'ordine (significa all cups are bastard)"

Tribal Workers should grow up, Ft says.

Un articolo sui guai della nostra generazione, cha é nei guai perché ha troppe possibilità.
E' uscito sul Financial Times nel Luglio del 2006, ma siccome é un bel pezzo ha cominciato a fare il giro del mondo per blog ed Email.
Quanche giorno fa Nico me l'ha segnalato ed io prontamente lo linko.

Financial Times.

Nostalgia del (buon vecchio) calcio in culo

Che il Sottosegretario Vannino Chiti pubblichi un libro a "quattro mani" con il figlio mi lascia un dubbio atroce: come lo catalogo questo fatto?
Nella categoria "calci nel culo ai figli" oppure "pubblicità tramite la mia famiglia"?

mercoledì 14 febbraio 2007

Dai retta a me (3)

Parlare male di S.Valentino potrebbe sembrare un po' come sparare sulla Croce Rossa, una gesto inutile e crudele.
E invece credo sia una piccola ma imprescindibile battaglia culturale per esporre le degenerazioni della nostra amata civiltà occidentale.
Da bambini tutti i miei amici dicevano che S.Valentino "è la festa di ogni cretino": eppure crescendo mi ritrovo circondato da frotte di trottolini amorosi che prenotano un ristorante, si fanno regalini, si scambiano smacerie. inconfutabile prova che il passare degli anni non porta automaticamente alla saggezza, ma più spesso al rincoglionimento.
Forse vi chiederete perché detesto questa festa: beh, la risposta é semplice. Se la bontà di una pianta si riconosce dai suoi frutti (motto di saggezza evangelica) S.Valentino é una pianta carnivora e infestante.
1) Il primo frutto di San Valentino é che i poveri cristi che vogliono andarsi a mangiare qualcosa al ristorante devono prenotare con qualche mese di anticipo, e nonostante questo si ritroveranno a mangiare circondati da branchi di appiccicossissimi trottolini amorosi. Se va male potrebbe esservi anche un complessino che canta tutto Baglioni. In ogni caso, comunque, la cena costerà il doppio del suo valore.
2) Per San Valentino gli astuti commercianti si liberano della loro peggiore mercanzia appiccicandoci sopra un cuore ed un fiocchetto rosso. Il sito di un severo giornale borghese si riempe di inviti a regalare un vibratore da dito alla tua donna, con lo slogan "per San Valentino regalale un anello". Si dice che alla notizia l'anima del pio San Valentino si sia vaporizzata all'istante.
3) Per San Valentino aggiunge al calendario un'ulteriore occasione per scriversi messaggini ed auguri: non bastavano compleanni, natali, ultimi degli anni, no. Chi é a corto di fantasia soffre come un cane, si spreme il cervello e poi ricicla i messaggi che ha ricevuto da altri. A volte senza cambiare i nomi. Se ricadete in questa categoria nienete paura, da oggi c'é un fantastico sito che consiglia dei comodissimi sms già pronti per l'occasione.
4) Coloro che sono single loro malgrado si abbrutiscono così tanto che in alcuni casi arrivano a rimpiangere le cene nei locali di cui al punto uno.
Dai retta a me: contribuisci anche tu a questa battaglia di civiltà.

martedì 13 febbraio 2007

Con la 'Ndrangheta o con lo Stato, basta che sia pagato.

"SoS 'Ndrangheta, assumici tu".
Era questo uno degli striscioni con cui i lavoratori socialmente utili (LSU) ed i lavoratori di pubblica utilità (LPU) della Calabria protestavano per la loro condizione.
Ma chi sono i LSU ed i LPU?
Apprendo da Idraulico Polacco che in Calabria ci sono 8.000 di questi lavoratori, che percepiscono una specie di sussidio di disoccupazione per lavorare quanche ora negli enti della pubblica amministrazione (per la Protezione civile, per i beni archeologici, per la cura delle foreste, per il dipartimento di urbanistica). In realtà lavorano per questi enti, ma poi li paga lo stato con dei sussidi che anche l'anno scorso sono arrivati abbondanti (51 milioni di euro).
Però....
Però protestano i lavoratori socialmente utili, perché vorrebbero un contratto a tempo indeterminato. E alle loro proteste il ministro Damiano cede, e elargisce 61 milioncini.

Ora, mica sono soldi suoi quelli che spende: sono del contribuente italiano. Nessuno di voi ha la vaga percezione che i lavoratori socialmente utili siano utili soprattutto a se stessi? E dato che la figura dei LSU é stata introdotta per lottare contro la disoccupazione, che senso ha trasformare quei posti in posti fissi? Non sarà la vecchia schifosa politica clientelare, foriera di sprechi e scambi poco limpidi?

Allora mi sono messo a dare un'occhiata al sito del Parlamento, pervedere chi sono i nostri parlamentari che hanno fatto pubblicamente pressione perché si elargissero questi soldi:

Questo qui, e quest'altro qua, entrambi della maggiornaza.
Bravi così.

venerdì 9 febbraio 2007

L'Unifil funziona?

Che ne dicono gli scettici a prescindere?
Sta funzionando l'Unifil?

giovedì 8 febbraio 2007

Quando l'università ti da gli stimoli..

Chi è che non prova nostalgia ripensando ai lego?
La gioia di vedere i propri sogni costruirsi piano piano, mattoncino per mattoncino..
La speranza che dentro a quel pacco gigantesco con su scritto il tuo nome ci fosse la nuova confezione di lego che tanto desideravi.. e l'euforia quando la speranza diventava realtà..
Impazzire davanti a una distesa di lego...
Cercare in mezzo a migliaia di mattoncini proprio quel pezzetto che ti serviva per far muover il meccanismo come avevi immaginato..
Il dolore di trovarsi un mattoncino sotto i piedi..

E chi non ha mai veramente desiderato di vedere le proprie creature prendere vita e muoversi da sole?

Bhé, a 25 anni finalmente il mio sogno è diventato realtà...

Un sincero grazie all'Università di Pisa

mercoledì 7 febbraio 2007

Dai retta a me!(2)

Avete presente quelle e-mail che vi infestano la casella di posta elettronica con offerte di pillole per allungarvi di qui o stringervi di là?
Di solito appaiono scritte da qualche signorina dal nome vagamente provocante (tipo Melissa, Deborah...) ed hanno "oggetti" che vogliono incuriosire (tipo pictures of you, confidential, oppure l'immancabile sex)
Ecco, io ho sempre pensato che le spedissero a caso. Invece oggi mi arriva una di queste solite e-mail con un mittente (Blackwell) ed un oggetto (propose a panel) alquanto strani. Blackwell é una casa editrice universitaria, molto attiva nelle scienze sociali. L'oggetto é chiaramente mirato a uno che vive nell'ambiente accademico. Mi sembrava effetticamente strano che la Blacwell mi chiedesse di proporre un panel, ma chissà...Era spam ovviamente, di quello che ti vuole convincere a fare speculazioni azionarie, quella roba lì. Niente di nuovo.
Eppure questa mail mi ha un po' inquietato. Sembra personalizzata. Perché scegliere un oggetto e un mittente del genere se si vuole colpire il maggior numero di persone possibili? In fondo tira più Melissa o la Blackwell? Il mio lato paranoico ha deciso che questa non é una semplice coincidenza. In realtà mi hanno osservato e hanno elaborato una campagna di spam apposta per me.
D'altra parte ormai si fa tutto con il computer: per esempio, Google ha una schedature approfonditissima su tutti noi. Sa cosa ci piace (conosce le nostre ricerche), che foto guardiamo (google immagini), quali sono i nostri hobby (google gruppi), addirittura che cosa compriamo. Da qualche tempo può leggere anche la nostra corrispondenza (GMail).
Dai retta a me, siamo noi navigatori ad esser finiti nel grande fratello, mica quei quattro bischeri che si vedono in televisione!

lunedì 5 febbraio 2007

Bertinotti come pinocchio.

Dopo i commenti di Caruso sul poliziotto ucciso a Catania, dall'opposizione hanno criticato Bertinotti perché colpevole di averlo fatto eleggere.
«Non capisco cosa si voglia dire. Caruso lo hanno votato» ha risposto il brillante presiden della Camera.
Peccato che con questa legge elettorale nessuno abbia votato Caruso, che è stato semplicemente messo in lista e imposto agli elettori di Rifondazione.