venerdì 6 giugno 2008

Ci siamo trasferiti

Da qualche giorno l'Osteria è raggiungibile al nuovo indirizzo

www.osteria138.net
Ci vediamo là!

lunedì 12 maggio 2008

stiamo traslocando

Salve avventori dell'osteria.
Se volete entrare nella nuova osteria siete i benvenuti.
Non aspettatevi molto dato che siamo sempre in allestimento.

www.osteria138.net

La Pisanina: Mission Accomplished



Che meraviglia! Siamo arrivati in fondo, dopo una corsa che ci siamo goduti fino in fondo. Seguirà una cronaca più dettagliata non appena avrò un po' di tempo. Ora la priorità è una sola: riposare le mie povere ginocchia.

giovedì 8 maggio 2008

mercoledì 7 maggio 2008

La Pisanina



Domenica correrò "la Pisanina", la mezza maratona di Pisa. Partenza alle ore 8.30 da Navacchio, arrivo in Piazza dei Miracoli (spero) entro le 11.
E' la mia prima esperienza del genere, anche se qualcono si ricorderà che avevo già provato ad allenarmi per una cosa del genere finendo mestamente infortunato. Le motivazioni sono le stesse, l'allenamento è stato sicuramente troppo poco ma la voglia è tanta. Prometto che vi terrò aggioranti in ogni caso.

domenica 27 aprile 2008

L'aereo invece è alluminio lucente...


Ci vediamo tra una settimana!

mercoledì 23 aprile 2008

Pacta sunt servanda

Mi sono fermato in tempo.
Ho detto che non passerò cinque anni a rincorrere le intemperanze
verbali di Berlusconi e manterrò fede all'impegno. Lui lo fa apposta,
così perdiamo tempo a commentare il folklore e non guardiamo le cose
importanti.
Mi sono fermate in tempo, ma non è difficile immaginare che cosa stavo
per segnalarvi...

martedì 22 aprile 2008

Dal nostro inviato al dormitorio pubblico



Un ex barbone torna in strada per un giorno, e racconta la disperata ricerca di un posto letto. Che si perde nella burocrazia.

mercoledì 16 aprile 2008

We could not: riflessioni su una sconfitta

Il partito democratico si sposta a sinistra ma arretra al centro, perdendo qualcosa rispetto alle sue componenti del 2006. I voti della sinistra arcobaleno vanno invece all'astensione, al PD, all'Italia dei valori e persino. Dall'altra parte il popolo delle libertà perde, poco, a favore della lega e della destra. La lega, il partito più premiato di questo 2008, raccoglie un po' di scontenti di AN ed in alcune zone del nord fa il pieno di comunisti e verdi. Per finire, l'UDC guadagna qualche voto a sinistra (ex margherita?) ma ne perde di più alla sua destra, ad opera del PdL.

Se questi sono i flussi, le elezioni sono spiegabili in sole due mosse:

  1. tutti partiti perdono qualcosa alla loro destra, compreso il Partito Democratico
  2. alcuni voti della sinistra alternativa hanno fatto il giro di tutto lo spettro politico e sono finiti alla Lega Nord.

Il baricentro della politica italiana di sposta molto a destra, per il collasso della Sinistra Arcobaleno e per l'incapacità del PD di conquistare i voti dei moderati.

Ma perché la magnifica campagna elettorale di Veltroni non ci ha fatto guadagnare un solo voto? Le ragioni sono due, una ha a che fare con i limiti della nostra elaborazione politica, la seconda riguarda un deficit di credibilità che ancora, comprensibilmente, scontiamo. Al ceto popolare, i lavoratori non specializzati e quelli delle imprese sottoposte alla concorrenza straniera, non abbiamo molto da dire. Le nostre parole d'ordine (liberalizzazioni, concorrenza, meritocrazia) sono ascoltate con paura, come fossero minacce, dal vasto gruppo dei “perdenti della globalizzazione”, cioè quella parte del paese che vede peggiorare la propria situazione a causa della sempre più libera e facile circolazione delle merci, dei capitali e delle persone. Per loro la globalizzazione non comporta un ampliamento delle possibilità di scelta, ma piuttosto una diminuzione del benessere, minacciato da un mercato del lavoro precario e asfittico e da una crescente competizione con gli immigrati per l'accesso ai benefici del welfare.

Questo largo settore dell'elettorato guardava alla sinistra arcobaleno, che è scomparsa dal parlamento perché non ne ha saputo interpretare bisogni e paure. Il Partito democratico sembra costituzionalmente e culturalmente incapace non solo di dare risposte credibili, ma anche di capire e riconoscere questi bisogni come reali.

Al centro non abbiamo sfondato; al contrario, la nostra base di consenso si è probabilmente erosa. Ci siamo presentati con un vestito moderno e attraente, tagliato su misura per gli elettori del ceto medio “riflessivo”. Abbiamo promesso di abbandonare l'egualitarismo per abbracciare la meritocrazia, di non esser più dirigisti ma liberali, decisionisti e non più assembleari. Abbiamo la ricetta giusta per questi elettori, ma non ancora la credibilità per proporla. Il programma del PD è stato scritto da Morando, che fino all'anno scorso era il leader della più piccola delle minoranze dei DS. Come è possibile, si saranno chiesti in molti, una conversione così rapida? Non sarà forse troppo repentina per essere penetrata nelle fondamenta, e non solo nella facciata, di questo partito?

Il partito democratico è fatto di militanti, classe politica locale e nazionale. Gli anni di opposizione che ci attendono chiamano tutti noi ad un grande lavoro comune: sui territorio dobbiamo capire e raccogliere la voce dei cittadini, i bisogni di chi si sente in difficoltà. Mettiamo una regola però: se ad una nostra riunione più di metà della stanza è occupata da professori universitari e funzionari pubblici ci aggiorniamo alla settimana successiva. Per statuto. Nelle città e nelle regioni dove abbiamo responsabilità di governo dobbiamo dimostrare che liberalismo, meritocrazia e capacità decisionale sono virtù che ci appartengono oggi, e non ideali a cui tendere un domani. Alla classe politica nazionale spetta il compito di fare un'opposizione propositiva, dura nella critica e capace di indicare un progetto per questo paese. Un progetto che infonda speranza e sicurezza, che non ignori la paura e la stanchezza del paese ma che gli mostri che la via d'uscita passa dall'unione di legalità e solidarietà.

martedì 15 aprile 2008

Tanto per dire

Certo che avere imbarcato radicali è stata proprio una gran mossa.

lunedì 14 aprile 2008

Per adesso ...

...vi basti un commento: Abbiamo preso una scoppola micidiale.
Analisi più approfondite non appena mi passa la sbornia.

domenica 13 aprile 2008

Problemi con le Unità

"L´Italia vota e sceglie il suo futuro. Lunedì alle 15, orario di chiusura dei seggi, inizierà lo spoglio dei voti. Le regioni che faranno la differenza, con ogni probabilità, saranno soprattutto quattro: Liguria, Lazio, Abruzzo, Sardegna e Calabria."
unita.it

sabato 12 aprile 2008

Buon voto

a tutti i lettori dell'Osteria.

giovedì 10 aprile 2008

"Il Giornale" mi censura

Che "Il Giornale" fosse un quotidiano schierato politicamente a favore di Berlusconi, visto che lo stesso Berlusconi ne e' proprietario, credo non sia una sorpresa per nessuno.
Se pero' vi dicessi che il suo blog online mi ha ripetutamente censurato? Cioe', in uno spazio dichiarato pubblico, i miei messaggi scomodi non vengono mai pubblicati. Scientificamente.
In calce ad ogni articolo pubblicato c'e' lo spazio "commenti", dove si apre un forum tra i lettori, che teoricamente commentano la notizia o l'editoriale.
Bene, oggi ho deciso di iscrivermi a "Il Giornale" on line, e ho prontamente ricevuto user name e password.
Forte della mia nuova memership ho cominciato a scrivere commenti (evidentemente scomodi) su un paio degli articoli di prima pagina. Quando si invia un commento, una finestra si apre e dice che il forum e' moderato dalla redazione, e quindi i commenti offensivi non verranno pubblicati.
I miei commenti non erano affatto offensivi, ma chiedevano un'opinione sul fatto che tutti i piu' grandi giornali esteri si fossero schierati con Veltroni, e contro Berlusconi.
Bene, passano i minuti e i quarti d'ora, e i miei commenti non appaiono. Una o due ore dopo l'invio, moltissimi altri commenti erano stati pubblicati, ma i miei niente.
Riprovo con commenti simili ad articoli diversi, nessuna publicazione.
Per levarmi il dubbio del problema tecnico, scrivo allora un commento del tutto neutro, sulla questione Alitalia. Dopo pochi minuti, eccolo li', pubblicato in bella vista.
Leggendo i commenti pubblicati, questa e' la mia teoria: se il commento e' Berlusconiano, il Giornale lo pubblica immediatamente. Siccome qualche timida voce avversa bisogna pure pubblicarla, ecco che i commenti contro vengono filtrati. Ne passano pochi, e non particolarmente scomodi o acuti. Gli altri, che potrebbero creare un dibattito vero, si perdono per qualche motivo nelle vie dell'etere. Provare per credere.

mercoledì 9 aprile 2008

Oggi si brindava...

Nel mio piccolo sono stato testimone di una delle più clamorose falsificazioni messe in atto da Berlusconi nella sua campagna elettorale. Lo avete mai sentito citare uno studio dell'università di Siena secondo il quale il suo governo avrebbe realizzato l'80% del programma?
Quella ricerca l'hanno scritta alcuni colleghi del dipartimento in cui lavoro, e non dice affatto quel che Berulsconi sbandiera ai quattro venti.

Oggi, dopo tanto, troppo tempo, qualcuno del PD si è letto il rapporto e ha imbeccato Veltroni. Che durante la registrazione di Porta a Porta ha spiegato come stanno le cose.

Da questa storia si traggono comunque alcuni insegnamenti:
1)Berlusconi è un ballista
2)I giornalisti italiani sono degli zerbini umani. Infatti hanno accettato come oro colato le affermazioni del Cavaliere senza mai controllarne la veridicità (c'è stata un'eccezione in realtà, ma non se la è flata nessuno)
3)Lo staff di Veltroni non brilla in quanto a reattività: ha impiegato almeno un mese per risolvere la faccenda. Non bisogna dimenticare che il segretario del PD era già stato impallinato una volta a Porta a Porta con questo argomento e non aveva saputo come replicare.


Round finale da Porta a Porta: Walter Veltroni mercoledì sera presenta da Bruno Vespa i 12 disegni di legge che il Pd si impegna a esaminare durante il primo Consiglio dei ministri. È «un fatto di serietà», spiega Veltroni, che non ha niente a vedere con il Contratto con gli Italiani che nel 2001 Berlusconi firmò nello studio di RaiUno e che non ha mai rispettato: «una sola misura è stata approvata: l'abolizione della tassa di successione. Tutte le altre – spiega Veltroni – non sono state onorate. Il contratto non è stato in nessun modo onorato». Vespa gli ricorda che Berlusconi si appella a una ricerca dell'università di Siena secondo la quale il Contratto è stato rispettato al 80%. «Io mi sono andato a vedere cosa dice l'università di Siena – spiega Veltroni – e dice una cosa del tutto diversa. Dice che l'80 per cento di quel contratto è stato trasformato in proposte di legge del governo, proposte che poi non sono state realizzate».

lunedì 7 aprile 2008

Causa campagna elettorale di frescacce...

Pare che Michele Boldrin, economista conservatore del sito "Noise From Amerika", si sia deciso a dare il voto contro. Contro Berlusconi.


RETTIFICA

Boldrin si limita la dichiarazione di voto per il Pdl, ma dichiara che non voterà nenache Pd.

venerdì 4 aprile 2008

Scommettiamo che?

Niente sondaggi, quindi non ci resta che guardare alle scommesse.
Oggi Berlusconi presidente è dato tra 1.22 e 1.33, mentre Veltroni paga tra 4 e 5.3.
Adesso lo possiamo dire con certezza: Veltroni contribuirebbe di più allo sviluppo economico dell'Italia.


giovedì 3 aprile 2008

Hungry World

Un fotografo, Peter Menzel, ha fatto un libro fotografico su quel che mangiano le famiglie del mondo.
Il Time ci ha fatto un articolo, che qui si può leggere in traduzione (via gennarocarotenuto.it)
Io mangerei volentieri dai Casales di Cuernavaca

mercoledì 2 aprile 2008

Una farsa alitaliana

Non ho mai, dico mai, amato Alitalia.
La sua vendita, per me, avrebbe rappresentato una grande successo del governo Prodi. Ma soprattutto, un grande successo per l'Italia.
La compagnia di bandiera è il simbolo di almeno metà dei mali atavici del nostro paese: assenza di responsabilità, vittoria degli interessi particolari su quelli generali, politica cinica e demagogica.

Il fallimento della trattativa con AirFrance non mi sorprende più di tanto: i sindacati hanno fatto meravigliosamente il loro lavoro, avendo trovato nelle dichiarazioni di Berlusconi una prospettiva assai attraente. I sindacati hanno detto no ad Alitalia perché sanno che se il PDL vincerà le elezioni la compagnia non fallirà affatto, ma sarà ceduta ad una cordata italiana messa su per l'occasione e ben finanziata, ancora una volta, dai soldi pubblici. E qualcosa mi dice che quella cordata di imprenditori straccioni contrarrà un grande debito morale con chi gli ha permesso di fare un buon affare.


Qualcosa non mi quaglia...

L'altro ieri mi sembrava di aver letto sul gionale:"Ora però punteremo su un maggiore contrasto all'evasione e all'elusione fiscale" (Corriere della Sera).

Oggi sempre sul Corriere si legge "SE TASSE ALTE, GIUSTA EVASIONE".

Allora dico: qualcosa non mi quaglia.

Che ci abbia fatto il pesce d'aprile?

lunedì 31 marzo 2008

Eliminare leggi inutili

Finalmente una buona idea, una promessa elettorale che da sola, se mantenuta, cambierebbe il volto di questo paese da azzeccagarbugli.

domenica 30 marzo 2008

Vietato dire "sono tutti uguali"

Un gruppo di studenti della London School of Economics spiega alcune cose sull'economia Italiana e sul ruolo che hanno avuto gli ultimi governi.

giovedì 27 marzo 2008

Questo mi funziona meglio

Vota MARIO!!!! anzi SUPER MARIO!

Probabilmente è l'ultima risorsa che ci rimane, per provare a togliere dalle peste questo "assurdo bel paese" (Cit. G. Gaber).

9) Siamo in piena campagna elettorale in Italia. Tu chi vedresti bene come candidato premier: l'uomo forte Duke Nukem, l'idraulico SuperMario o il candidato donna Lara Croft?

Chiaramente SuperMario, anche perché è un personaggio a cui puoi associare tutta una serie di slogan, da "Potere ai lavoratori" ad "Abbassiamo le tasse". E poi è pure italiano.

[Corriere della Sera]

mercoledì 26 marzo 2008

C'è qualcosa che non va...


Secondo questo giochetto sono equidistante tra il mio partito e la
Destra di Storace.
Invece miei partiti sono l'IDV e il Partito Socialista.
E voi?


Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

mercoledì 12 marzo 2008

10 domande al candidato

Segnalo questa iniziativa di cui ho sentito parlare qualche giorno fa alla radio.

Direttamente dal sito:" 10domande è un progetto di informazione partecipativa: è una video-intervista di dieci domande formulate e scelte direttamente dagli elettori".

10 DOMANDE

Tutto resterà impunito



Gli agenti squadristi della caserma di Bolzaneto non finirano in carcere nenache se venissero condannati. Sono accusati di aver usato tortura contro le persone detenute, nel 2001, in Italia.
Ed è una vergogna inaccettabile in uno stato che voglia dirsi democratico.
Una ferita indelebile all'amore per questo paese.

lunedì 10 marzo 2008

Del perché la globalizzazione ci "copa"

Lo spiega michele
boldrin, economista e animatore di NoiseFromAmerika.

Per la cronaca

Stefano ce l'ha fatta ed ha avuto un grande risultato. Con 187 voti è stato il quarto candidato più votato.

lunedì 3 marzo 2008

Endorsement pisano



Carissimi,
oggi vi scrivo perchè un mio caro amico, Stefano Landucci, ha deciso di candidarsi per diventare consigliere comunale a Pisa: apprezzando molto il suo valore ho deciso di appoggiarlo come posso.
Ho conosciuto Stefano durante il processo costituente del partito democratico, e ne apprezzo le doti di onestà, competenza ed entusiasmo. Stefano ha 40 anni, una moglie e due figli, ed ha cominciato a fare politica nella seconda repubblica: il suo percorso è stato tutto improntato a costruire un soggetto politico trasparente e partecipato, che fosse prima di tutto un luogo di confronto tra idee e non solo tra "fazioni".
Per questa ragione, sospetto, ha ottenuto più spesso parlo di stime che appoggi significativi.

Sono molto contento che voglia provare a diventare consigliere comunale.
E sono così convinto che farebbe un buon lavoro che mi permetto di scrivervi per chiedervi di appoggiarlo alle primarie del 9 Marzo e poi, se riuscirà ad entrare il lista, alle elezioni comunali del 13 e 14 Aprile.
Ma non vi chiedo di fidarvi a scatola chiusa, perché mi piacerebbe che lo conosceste di persona prima di giudicare.

Vi invito allora ad un aperitivo da prendere Venerdì sera insieme a lui, per parlare un po' della nostra città. Sono naturalmente e caldamente invitate anche le persone che non si riconoscono e non votano il Partito Democratico: la discussione sarà molto più interessante e meno scontata.

Fra un paio di giorni comunicherò a chi è interessato il luogo e l'ora dell'appuntamento.

Fatemi sapere,
Federico


Ecco la sua presentazione

Ho deciso di candidarmi alle prossime elezioni amministrative.
Per quelle che sono le mie competenze professionali (mi occupo di comunicazione pubblica), le mie sensibilità -- che derivano principalmente dall’essere padre di due bam­bi­ni (Tommaso 8 anni e Alessandro 6 anni), e dall’aver svolto un lavoro, durato quasi 10 anni, nel disagio giovanile --, vorrei contribuire nella mia città a costruire un tessuto sociale ed urbano basato su un nuovo patto tra tutti gli attori sociali, per affrontare sia i problemi tipici di ogni città come la nostra, sia i problemi specifici del nostro territorio.
Questo nuovo patto sociale vuol dire innanzi tutto ritrovare il senso dello stare insieme: la città deve essere un luogo dove è possibile ritrovare momenti di comunità, dove le relazioni crescono nel rispetto reciproco e nella voglia di condivisione.
Mi piace pensare a Pisa attraverso una visione complessiva della vita cittadina: ri­tro­var­si a vivere la città uscendo dalla logica del privato deve essere la nostra scom­mes­sa. De­ve essere questa la base per poter affrontare i problemi più urgenti, dallo sviluppo ur­ba­ni­sti­co (anche pedonale e ciclabile) all’accoglienza, dalla sicurezza al flusso studentesco, dalla rivitalizzazione del commercio alla crescita dei servizi educativi e sportivi.
Que­sto vuole essere il mio contributo. Spero che, partendo da qui, insieme, si possa costruire una città sempre più vicina ai bisogni di tutti, consapevoli che la storia e la cultura di ciascuno sono una risorsa importante.
Vi chiedo di appoggiare la mia candidatura prima alle primarie del PD il 9 marzo dalle 9.00 alle 20.00
Poi, se avrò avuto il consenso necessario, alle amministrative del 13 e 14 aprile
Grazie
Stefano Landucci

lunedì 25 febbraio 2008

Radicale disaccordo

Poi si sa che spesso la percezione di un fenomeno è condizionata dalla prospettiva dell'osservatore e dei suoi amici. Per esempio, a leggere i blog le primarie dell'Unione le doveva vincere Scalfarotto, che poi prese 25.000 voti.
Però dalla mia prospettiva pare che l'accordo con i Radicali abbia alienato diversi consensi al Partito Democratico: e a dire il vero il loro stile un po' integralista, la tendenza a strumentalizzare i casi umani ed il loro anticlericalismo non piacciono neanche a me.
Una volta di più condivido il pensiero di Rosy Bindi.

domenica 24 febbraio 2008

Votare o non votare?

Se questo fosse un vero dilemma, qualcuno avrebbe già scelto e dipanato la matassa.
Sto parlando di Beppe grillo che durante il "munnezza Day " ha affermato di vantarsi che non andrà a votare.

E' vero che non è possibile dare una preferenza, che la legge elettorale è uno sgorbio e che i programmi elettorali sono molto simili, ma non credo che non votare, quindi non adoperare un diritto e compiere un dovere, sia la soluzione.
Ci sono comunque delle alternative.

mercoledì 20 febbraio 2008

Per un pugno di voti

"Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto"



Ma chi ce l'ha il winchester in questa campagna elettorale?

Ecco la cronaca western di Luca Telese, che ben individua la chiave delle elezioni 2008: se il Pd strappa il 4% degli elettori di Forza Italia vince. Se non ce la fa perde.

martedì 19 febbraio 2008

Particolare e comprovata idiozia

C'è una ragazza neozelandese che lavora qui all'università. Sta sostituendo la nostra segretaria che è in maternità, e le è stato fatto un contratto temporaneo. Siccome è molto brava ed in questo periodo c'è molto lavoro le volevamo estendere il contratto per un altro anno.
Ma c'è un articolo della finanziaria del 2008 che lo impedisce: l'art. 97 (correzione: si tratta dell'art. 3, comma 76), quello che dovrebbe contrastare l'abuso dei contratti atipici, stabilisce che le pubbliche amministrazioni possono fare contratti solo a persone in possesso di comprovata specializzazione universitaria. Che secondo un parere del dipartimento della funzione pubblica vuol dire "in possesso di laurea specialistica o titolo equivalente"

Che significa questo?
  • Che se avete una laurea triennale non potete avere un contratto a tempo determinato (correzione: un contratto di lavoro autonomo o un co.co.co.) con le pubbliche amministrazioni nenache come come segretari, telefonisti o portieri
  • Che le persone in possesso di titoli stranieri devono ottenere l'"equipollenza", che significa spendere mesi senza poter essere sicuri dell'esito
Le università non potranno neanche più impiegare gli studenti per fare dei lavoretti di ricerca.
La nostra amica sta preparando le valige per tornare in Nuova Zelanda (perché intanto ci sono anche le leggi sull'immigrazione, che ve le raccomando), scuote la testa e dice: "ma questo è impossibile".
Ma noi lo sappiamo che nulla è impossibile per il legislatore italiano. E mentre sgombera la scrivania non abbiamo neanche il coraggio di guardarla negli occhi.

mercoledì 13 febbraio 2008

Ma allora è vero!!!!!!

"A quando il nuovo portale?
Formalizzato l'affidamento, penso che in circa sei mesi l'Enit e le Regioni potranno procedere con le gare d'appalto e individuare i contenuti da inserire nel portale."

Stavo facendo la mia solita giratina sui miei blog preferiti, quando si downloadblog trovo questa notzia "Torna Italia.it: altri 30 milioni di Euro sprecati?".

Allora risalgo alla notizia originale che si trova su Altroconsumo.

Dopo un attimo di smarrimento e sbigottimenti annesso torno alla mia navigazione, pensando che probabilmente per cambiare questo paese ci vorrà un miracolo...

E se usassimo la Costituzione?

La cosa mi è venuta in mente ieri sera mentre tornavo a casa da lavoro e mi ascoltavo Radio 24 e in ospite della trasmissione si chiedeva come avrebbe fatto Berlusconi ad eliminare l'ICI dato che da sola porta circa 10 miliardi di euro allo Stato.

Art. 81.
"Le Camere approvano ogni anno i bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
L'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
Con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese.
Ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte."

Perché non indicare per ogni proposta programmatica, come verrà realizzata specificando la copertura finanziaria?
Potrebbe essere un modo per essere chiari e trasparenti nei confronti dell'elettorato.

venerdì 8 febbraio 2008

martedì 5 febbraio 2008

Obama è un Mac, Hillary un Pc



Questo paragone l'avevo notato ieri sul Corriere e oggi su un blog specializzato su Apple.
Il paragone è stato fatto dal sito del New York Times dedicato alla tecnologia. L'associazione di Obama parte dal fatto che il sito di Obama è molto in stile mac dove tutti gli elementi sono integrarti in maniera armoniosa a coerente, mentre quello della Clinton appare un po' spigoloso e quindi richiama un po' il PC.

La cosa certa è che mai come quest'anno i candidati alle presidenziali americane stiano facendo ricorso alla rete, cosa di cui i nostri policanti sembrano avere un terrore pazzesco. Vedasi in questo senso la recente legge sui blog partorita da un collaboratore di Prodi, la legge Urbani sul diritto d'autore e la sua recente modifica

Vi segnalo anche il link all'articolo originale del NYT

mercoledì 30 gennaio 2008

E giochi così?

Definitivamente sepolto il luogo comune che il sesso faccia male alle prestazioni sportive.

News that matters



Secondo la St. Andrews university a 70 anni non sarò calvo.

via corriere.it

venerdì 25 gennaio 2008

Da oggi...

"Da oggi il blog fa politica attiva con un sito dedicato alle liste civiche, al cittadino che prende in mano il proprio destino, il proprio Comune, la propria Regione."

Beppegrillo.it

Ci sono un po' di nuvole

Ricomincia a piovere?
Comunque, non ci voleva mica la sfera di Berlusconi per capirlo.

giovedì 24 gennaio 2008

Sarà cinico e disilluso

Ma Ilvo Diamanti offre la chiave più semplice per interpretare la crisi di questi giorni.

mercoledì 23 gennaio 2008

Forse resuscita? Italia.it il ritorno...

Ho esordito su questo blog circa 2 giorni fa con un post dedicato alla prematura scomparsa del superportalonenazionale italia.it.

Ieri leggendo Punto informatico, scopro che il ministro per i beni culturali, ormai famoso per il suo inglese maccheronico, annuncia la rinascita del sito.

"L'ENIT, controllato da Stato e regioni, che hanno la competenza esclusiva sul turismo locale, guidato da Umberto Paolucci, "sta preparando, dunque, un più aggiornato, efficiente e razionale portale turistico"."(P.I.)

Quanto spendiamo questa volta?

martedì 22 gennaio 2008

con l'ultimo, audace colpo di autolesionismo

Massimo Giannini su Republlica.

Per questo, alla fine, l'epilogo di questa crisi saranno le elezioni anticipate. Solo dopo averle vinte, semmai, Berlusconi potrà fare il nobile gesto da "costituente". E aprire lui, a quel punto, da sovrano illuminato e autocandidato al Quirinale, la stagione delle "larghe intese". È un'ipotesi suggestiva, che lo consegnerebbe alla Storia. Ma con il Cavaliere non si sa mai. In fondo, in lui si insinua sempre il dubbio che fu già di Groucho Marx: perché dovrei fare qualcosa per i posteri? Cos'hanno fatto i posteri per me? Eppure è proprio a quest'uomo, con l'ultimo audace colpo di dannunziano autolesionismo, è proprio a quest'uomo che un centrosinistra ormai a pezzi sta per riconsegnare le chiavi del Paese"

lunedì 21 gennaio 2008

Vedo, prevedo, travedo

La più grande crisi della borsa dall'11 Settembre 2001, la crisi del governo e il mio treno in ritardo pazzesco.
Tutto era stato previsto dalla scienza.

Complimenti ai nostri strateghi

La cosa che "con qualunque legge elettorale il PD correrà da solo" è una delle uscite più stupide di Veltroni. Badate bene, non dico che sia una prospettiva da scartare a priori. Ma è una affermazione politicamente insipiente. Perchè, senza sapere con quale legge elettorale si andrà a votare, ci divide quasi irreparabilemte dalla "sinistra arcobaleno". A sinistra, per chi non se ne fosse accorto, da circa 100 anni, le divisioni sono laceranti e difficilmente sanabili.
In base ad un simile ragionamento anche Franco Monaco, deputato ulivista, aveva criticato la "strategia" veltroniana. Vi invito a rileggere il suo contributo.
Notare la sua lapalissiana conclusione:

"Certo, anche la destra è divisa, ma essa ci metterebbe un minuto a ricomporsi se si precipitasse verso elezioni. Non così noi. Complimenti ai nostri strateghi."

Ne danno il triste annuncio, gli amici e i parenti tutti...



Solo per dire che 45milioni di euro sono appena finiti nel water.

giovedì 17 gennaio 2008

Concussopoli?

Non molti sembrano capirlo, ma le indagini sul sistema di potere dei Mastella ha lo stesso potenziale distruttivo che ebbero le indagini sul Pio Albergo Trivulzio di Mario Chiesa. Un evento in se piccolo che può aprire lo porte ad una nuova Tangentpoli.
Come allora i magistrati indagano su una condotta che è considerata assolutamente normale dai politici, ed è prassi comune ed accettata.
Ai tempi di Mani Pulite la condotta contestata era la riscossione di tangenti per finanziare le casse dei propri partiti (ed i propri portfogli).
Oggi viene contestato il ricatto politico con il quale alcuni politici ottengono di nominare loro "amici" in importanti posizioni amministrative. Nel caso in questione, secondo i giornali di oggi, Mastella ed altri avrebbero costretto Bassolino "ad assicurare loro la nomina a commissario dell'ASL di Benevento di una persona liberamente designata da Mastella". Perché questa condotta si configuri come concussione bisogna che Mastella e soci abbiano utilizzato un elemento di pressione verso Bassolino: in questo caso pare che la pressione sia stata il semplice ricatto politico (la minaccia di uscire dalla coalizione di maggioranza).

Chi mastica un po' di politica (nazionale o locale poco importa) capirà che, se questi sono i criteri, per lo meno metà dei politici italiani dovrebbe aspettarsi un avviso di garanzia.  E intanto nelle parole di Roberto Maroni riecheggia l'ultomo Craxi: "Se è così, allora siamo tutti colpevoli".

lunedì 14 gennaio 2008

Nanetti si, ma mica autolesionisti!

Qualcuno pensava che i piccoli partiti fossero felici di firmare la propria condanna a morte?
Naturalmente non lo sono.
Eppure se non si fa una legge si va dritti al referendum, che per i nanetti è anche peggio.
Come andrà a finire? I nanetti convinceraano il PD a fare una legge con una soglia di sbarramento molto bassa (attorno al 3%)?
Speriamo proprio di no.

mercoledì 9 gennaio 2008

Ho un Grillo nella Casta?



Ogni tanto qualcuno mi chiede come mai ho una certa avversione per Grillo.
Le mie risposte di solito si reggono su due argomenti: Grillo ha il populismo facile e difficilmente propone soluzioni. Per un comico può andare, anzi va benone. Se un vuol far dibattito politico va malissimo. Stavo proprio scrivendo un post sull'argomento quando mi sono imbattuto in questa non intervista a Beppe Grillo.
Che ne dite?

via gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it e matrablog.it

martedì 8 gennaio 2008

Fermate i Re Magi

La notizia è un po' vecchia, ma il 3 Gennaio non ero sul pezzo.
Due senza fissa dimora muoiono a Roma. Di freddo.
Considerato che la Chiesa non sarebbe stata in gradidi pronunciare il salmo 71, Don Vinicio Albanesi aveva proposto di sospendere l'epifania,
“Egli libererà il povero che grida
e il misero che non trova aiuto,
avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri”