lunedì 6 marzo 2006

Crescita zero e la mia trasmissione tv da sogno

Pochi giorni fa l’Istat ci ha comunicato che l’economia italiana nell’anno 2005 e’ rimasta ferma, crescita zero.
Per quegli avventori che non si interessassero regolarmente di economia, e’ bene precisare che la notizia e’ molto, molto seria.
Non e’ una specie di pareggio nella partita economica dell’anno: vabbe’ non abbiamo vinto ma nemmeno perso, zero a zero e un punto ce lo portiamo a casa... Purtroppo non funziona cosi’: questa e’ una sconfitta in piena regola.
Infatti in economia, a differenza che nel calcio, i pareggi non esistono: o si cresce (almeno quanto gli altri) o si decresce. Per farla semplice, in un' economia aperta come la nostra, se i redditi degli altri paesi occidentali crescono, ci possiamo aspettare che presto cresceranno anche i prezzi delle cose e dei servizi (visto che ora gli altri sono disposti a pagare di piu’ per comprarli). Se i nostri redditi rimangono gli stessi, ci perdiamo, perche’ con gli stessi soldi non riusciamo piu’ a comprare le stesse cose.
Questa e’ la situazione oggettiva, e certificata dall’ Istat, che ci lascia il governo Berlusconi.
Mi piacerebbe tanto che in una delle trasmissioni tv dove il Nostro impazza, quando sostiene che l’economia italiana va bene perche’ tutti abbiamo due telefonini, il conduttore gli facesse diligentemente notare alcuni dati oggettivi:
1. Mentre l’Italia dal 2001 al 2005 e’ cresciuta di un misero 0.8% annuo, l’Europa senza l’Italia e’ cresciuta del doppio (1.6%). Tra i nostri vicini piu’ prossimi, solo la Germania fa registrare tassi comparabili con i nostri (anche se lievemente migliori): la Francia e’ cresciuta il doppio di noi e la Spagna quasi quattro volte tanto. Meglio non parlare di Regno Unito e Stati Uniti....per non intristirci
2. Le esportazioni Italiane sono agli stessi livelli di quelle del 2000. Per fare i soliti esempietti dei vicini, le francesi sono cresciute di quasi il 10%, le spagnole di quasi il 20% e le tedesche di piu’ del 25%.
All’immancabile risposta Berlusconiana che la colpa e’ dell’11 Settembre che ha scatenato una crisi economica mondiale, e poi dell’Euro che penalizza le nostre esportazioni, per non parlare della Cina che ci ruba i lavori, il conduttore si incazzerebbe e al grido di “ma mi prendi per il culo???” gli chiederebbe perche’ mai allora gli stessi problemi non avessero rovinato Francia, Spagna e Germania!
Loro non ce l’hanno l’Euro? E dopo l’11 settembre si sono messi una campana di vetro alla frontiera? E che abbiamo lanciato noi un programma “adotta un cinese” che 'sti cinesi vengono tutti e solo da noi?
Per finire il Berlusca ci proporrebbe le sue diapositive con la ricetta economica per i prossimi 5 anni: “meno tasse per tutti, due condoni, meno tasse per tutti,...se serve un altro condonetto,...ecc.ecc”.
Dal pubblico si alzerebbe allora una vecchietta prendendo la parola e dicendo “Oh...e ridai’ con le stesse identiche cose....ma allora dopo cinque anni ‘un hai ancora capito una sega?? Sara’ l’ora che tu te ne vada??”.
Ma mi immagino che nel paese delle televisioni di Berlusconi, una trasmissione cosi’ e’ destinata a rimanere un mio sogno.