martedì 28 marzo 2006

osteria138

l'oste se ne va una settimana a guardare l'oceano a Lisbona, dove tra l'altro sembra ci sia proprio un buon clima.

lunedì 27 marzo 2006

Voteresti un premier che usa i push polls?

Un lettore di repubblica.it scriveva a Zucconi di aver ricevuto una telefonata strana: doveva essere un sondaggio, ma le domande vertevano solo sull'Unione. Ad ogni domanda corrispondeva un difetto (vero e presunto) dell'Unione. Questi non sono sondaggi, si chiamano push polls e non hanno alcun fine scientifico: servono a spargere illazioni sugli avversari e quindi a sottrargli voti: una domanda da push polls potrebbe recitare più o meno così "L'Unione alzerà le tasse, lei voterebbe per una coalizione che alza le tasse?".
Oppure "Se lei sapesse che Prodi è un pedofilo, lo voterebbe?".

giovedì 23 marzo 2006

Operazione Eolo

Sono un anticomplottista viscerale. Questo non vuol dire che non creda nell'esistenza dei complotti: solo che in genere esistono spiegazioni più semplici.
Tra ricevere una mail sulla macchina ad aria compressa che le compagnie petrolifiere osteggerebbero e cercare di documentarmi sull'argomento sono passati cinque minuti.
Ecco uno studio che passa al vaglio le potenzialità di Eolo.

mercoledì 22 marzo 2006

Semel in anno...

Un po' di fair play in questa campagna elettorale: il governo si è mosso bene sul caso afghano.
Specialmente Fini.

martedì 21 marzo 2006

Facciamo outing

Io (invece) sono qui.



E siccome questo è un blog trasparente, invito tutti i contributors a rendere pubblici i risultati del test.

Giudizio indipendente (dalla ragione)

Ormai, tra i simpatizzanti del centrodesta, c'è chi paragona il Corriere al Giornale.
"Certo, sono due giornali di parte".
Ma è mai possibile, nella foga, dimenticare che essere "indipendenti" e "schierarsi" non sono cose che si escludono a vicenda?.

giovedì 16 marzo 2006

Elementare Watson

Sono felice: ho finalmente scoperto perché il burro italiano fa schifo. In effetti, dopo aver assaggiato la versione che producono in Francia, Inghilterra ed Irlanda, mi chiedevo perché il nostro fosse bianchiccio ed insipido.
Bene, da oggi il mondo ha un mistero in meno.

Mai dire gatto...

Qui ne cantano già il lamento funebre, ma ci sono ancora tante cose che il Csx può fare per mandare a ramengo il suo piccolo vantaggio.
Un'altra e permettere a Prodi di fare sgangherati discorsi sulla felicità: a quella ci pensiamo noi, tu vedi di fare qualcosa di buono.

Bel film

mercoledì 15 marzo 2006

Cvd

Era versosimile la mia storia? Una testimonianza da Wittgenstein.

martedì 14 marzo 2006

Da vedere e diffondere

Stanchi di sentire che l'Italia non è rispettata?
Guardatevi questo bellissimo video.

(Via Jazzer.it)

Fatta la foto?

Mi avete dato retta? Siete passati dalle Poste oggi? Qui nel mio paesello ci sono 50 persone accampate. Ma perché succede tutto questo? Perché siamo degli ipocriti.Lo so che detta così non si capisce, e infatti vorrei due minuti del vostro tempo per spiegarvi bene la situazione: è incredibile che quasi nessuno la conosca.

Mettiamo che io sia Mohammed, cittadino extracomunitario che vuol venire a lavorare in Italia. Per trovare lavoro sono venuto in Italia e mi sono messo a cercare un'impresa edile che mi potesse assumere. Naturalmente sono venuto in Italia con un visto per turismo, perché non potevo averne uno per lavoro senza avere prima un'offerta di contratto. Per fortuna ho trovato un'imprenditore che cercava manodopera, e mi ha subito preso: purtroppo al nero, perché il mio visto turistico non mi permetteva altro. Però l'imprenditore è molto buono, e mi ha detto che è disponibile a farmi un contratto regolare appena possibile. Per farmelo ha detto che deve "farmi rientrare nelle quote": in pratica quando il governo deciderà quanti immigrati possono venire a lavorare in Italia nel 2006 lui dovrà fare una domanda con cui chiede di assumermi. L'unico problema è che ci sarà un solo giorno in cui i datori di lavoro possono consegnare le domande, che sarano accettate in base all'ordine di arrivo. Allora mi sono offerto di andare io, così porterò la domnda il prima possibile. E siccome saranno tanti nelle mie condizioni bisognerà che ci vada molto presto, magari passerò anche la notte in fila. Ma anche il mio datore di lavoro è davvero coraggioso: mi hanno detto che nella domanda ha dovuto scrivere che io sono ancora nel mio paese d'origine, e non in Italia. Se scoprono che sono già qui e che lui mi ha dato lavoro infrangendo la legge sull'immigrazione lo mandano in galera. Allora sono andato da lui per ringraziarlo del rischio che si stava prendendo. Invece lui, sprezzante del pericolo mi ha risposto: "Aò, ma allora nun ci hai ccapito propio gnente dell'Italia".

Quando si dice dare i numeri

I numeri non sono mai stati il forte dei nostri politici.

lunedì 13 marzo 2006

Avete mai fotografato l'ipocrisia?

L'appuntamento è per domani, ora di pranzo, di fronte alle poste di tutta Italia.

Si e' incazzata l'Annunziata

Non che mi abbia fatto impazzire, intendiamoci, con quel tono un po' smorto e gli occhi bassi, da professoressa stagionata e un po' acidella.
Inoltre all'ultimo era diventata davvero troppo ostruzionista, chiedendo al Berlusca di ritirare il "mi alzo e me ne vado" venticinque volte.
D'altra parte il Nostro Silvio non puo' mica pensare di andare in televisione a dire il cazzo che gli pare senza mai rispondere alle domande che gli fanno, senno' si porti Fede invece di un giornalista....

sabato 11 marzo 2006

Il mio peggior Muccino

Io non l'avevo letta la recensione di Mereghetti.
Non l'avevo letta prima di andare al cinema e non l'avevo letta prima di decidere cosa scrivere.
Però sono abbastanza d'accordo con lui.
Il film di Verdone e Muccino è carino fino a quando rimane leggero, ma appena cerca di acquistare spessore sprofonda.
La cosa migliore è vedere Verdone che fa le sue solite gag, che peraltro gli riescono benissimo. Ma il resto (lo scontro generazionale, il viaggio alla ricerca della figlia e fidanzata perduta) è scontato e forzato.
Poi mi dite che ci trovate in Muccino? Rispondete pure di tutto, ma non ditemi che è un bravo attore.

giovedì 9 marzo 2006

Punire i colpevoli

Sarebbe bellissimo svegliarsi domani ed essere il giudice nel processo contro Vanna Marchi. E magari trovarsi di fronte a quella donna che ieri al TG piangnucolava:
Testimone: "Signor Giudice, la Marchi ha promesso per anni che giocando i suoi numeri avrei vinto al lotto".
Giudice: "E lei quanto ha pagato?"
Testimone: "100.000 Euro!"
Giudice: "Ah, per questo si merita una condanna esemplare, dieci anni! Guardie, portatela via. No che cazzo fate, fermi: non la Marchi!"

editoriale Mieli: tutto ok

Caro Cocciolone,
io nell'editoriale (spintarella, come la chiami tu) di Mieli non ci trovo proprio nulla di male. Lascia che ti spieghi perche', rispondendo nello stesso tempo alle due domande che poni.
Se le parole di Mieli fossero state di segno opposto non si sarebbe scatenato proprio niente (salvo un po' di inevitabile malumore nelle file della sinistra), per il semplice fatto che Mieli e' un giornalista libero. Non e' a libro paga di Berlusconi ne' di Prodi, e' stato scelto da e risponde a azionisti privati (il gruppo RCS) che non sono parte in causa diretta nel dibattito politico: quindi puo' dire quello che vuole.
Nessuno si e' mai scandalizzato quando altri giornalisti liberi si sono dichiarati esplicitamente sulla politica: vedi Ferrara e Feltri che spesso hanno sostenuto Berlusconi e vedi Scalfari che invece su Repubblica lo attacca da anni. Ora, se dopo cinque anni di malgoverno, un giornalista esprime chiaramente la sua idea politica (precisando che e' un'opinione personale, e non quella di tutti gli editorialisti del Corriere), a me sembra perfettamente legittimo.
La gente grida allo scandalo e alla distorsione della democrazia quando i mezzi d'informazione controllati da una parte politica (per vincoli di proprieta' o di legge) smettono di essere indipendenti e diventano organi di propaganda. Ma finche' sono indipendenti, dicano quello che vogliono, fa solo bene alla democrazia.
E veniamo alla seconda domanda, dov'e finito il monopolio mediatico di Silvio? Ma nelle televisioni! I due giornali nazionali piu' importanti sono schierati a sinistra, ma alla mattina se tra tutti e due riescono a vendere un milione e mezzo di copie accendono un cero alla Madonna. La televisione (controllata al 90% da Silvio) la guardano praticamente tutti, 56 milioni di persone. Dimmi tu se non e' monopolio mediatico.....

martedì 7 marzo 2006

Facciamo l'appello.

Stavo pensando a questa storia degli intellettuali che prima delle elezioni cominciano a scrivere i famosi "appelli". L'ultimo esempio è quello di Umberto Eco.
Ma serviranno a qualcosa?
Secondo voi quanti elettori che volevano astenersi andranno a votare perché scossi dall'autore del Nome della Rosa?
Più o meno quanti si sono lasciati convincere da Bruce Springsteen a votare Kerry?

lunedì 6 marzo 2006

Crescita zero e la mia trasmissione tv da sogno

Pochi giorni fa l’Istat ci ha comunicato che l’economia italiana nell’anno 2005 e’ rimasta ferma, crescita zero.
Per quegli avventori che non si interessassero regolarmente di economia, e’ bene precisare che la notizia e’ molto, molto seria.
Non e’ una specie di pareggio nella partita economica dell’anno: vabbe’ non abbiamo vinto ma nemmeno perso, zero a zero e un punto ce lo portiamo a casa... Purtroppo non funziona cosi’: questa e’ una sconfitta in piena regola.
Infatti in economia, a differenza che nel calcio, i pareggi non esistono: o si cresce (almeno quanto gli altri) o si decresce. Per farla semplice, in un' economia aperta come la nostra, se i redditi degli altri paesi occidentali crescono, ci possiamo aspettare che presto cresceranno anche i prezzi delle cose e dei servizi (visto che ora gli altri sono disposti a pagare di piu’ per comprarli). Se i nostri redditi rimangono gli stessi, ci perdiamo, perche’ con gli stessi soldi non riusciamo piu’ a comprare le stesse cose.
Questa e’ la situazione oggettiva, e certificata dall’ Istat, che ci lascia il governo Berlusconi.
Mi piacerebbe tanto che in una delle trasmissioni tv dove il Nostro impazza, quando sostiene che l’economia italiana va bene perche’ tutti abbiamo due telefonini, il conduttore gli facesse diligentemente notare alcuni dati oggettivi:
1. Mentre l’Italia dal 2001 al 2005 e’ cresciuta di un misero 0.8% annuo, l’Europa senza l’Italia e’ cresciuta del doppio (1.6%). Tra i nostri vicini piu’ prossimi, solo la Germania fa registrare tassi comparabili con i nostri (anche se lievemente migliori): la Francia e’ cresciuta il doppio di noi e la Spagna quasi quattro volte tanto. Meglio non parlare di Regno Unito e Stati Uniti....per non intristirci
2. Le esportazioni Italiane sono agli stessi livelli di quelle del 2000. Per fare i soliti esempietti dei vicini, le francesi sono cresciute di quasi il 10%, le spagnole di quasi il 20% e le tedesche di piu’ del 25%.
All’immancabile risposta Berlusconiana che la colpa e’ dell’11 Settembre che ha scatenato una crisi economica mondiale, e poi dell’Euro che penalizza le nostre esportazioni, per non parlare della Cina che ci ruba i lavori, il conduttore si incazzerebbe e al grido di “ma mi prendi per il culo???” gli chiederebbe perche’ mai allora gli stessi problemi non avessero rovinato Francia, Spagna e Germania!
Loro non ce l’hanno l’Euro? E dopo l’11 settembre si sono messi una campana di vetro alla frontiera? E che abbiamo lanciato noi un programma “adotta un cinese” che 'sti cinesi vengono tutti e solo da noi?
Per finire il Berlusca ci proporrebbe le sue diapositive con la ricetta economica per i prossimi 5 anni: “meno tasse per tutti, due condoni, meno tasse per tutti,...se serve un altro condonetto,...ecc.ecc”.
Dal pubblico si alzerebbe allora una vecchietta prendendo la parola e dicendo “Oh...e ridai’ con le stesse identiche cose....ma allora dopo cinque anni ‘un hai ancora capito una sega?? Sara’ l’ora che tu te ne vada??”.
Ma mi immagino che nel paese delle televisioni di Berlusconi, una trasmissione cosi’ e’ destinata a rimanere un mio sogno.

venerdì 3 marzo 2006

Immigrazione e irregolarità

Mi capita sempre più spesso di discutere di quest’argomento,spesso in maniera animata: e allora tanto vale che scriva qui per filo e per segno che cosa ne penso.
In sintesi: la legge Bossi-Fini sull’immigrazione fa schifo ed è intellettualmente disonesta, perché finge di tutelare la sicurezza dei cittadini italiani mentre incentiva l’illegalità.
In dettaglio: la politica sull'immigrazione è dominata da un fenomeno terribile, che potremmo chiamare "paradosso della sicurezza". La grande maggioranza degli elettori chiede sicurezza, e vede gli immigrati come una minaccia. Non è sempre vero che gli immigrati commettano più crimini degli autoctoni, ma gli irregolari delinquono più frequentemente degli altri. Una politica coerente con gli interessi dei cittadini dovrebbe minimizzare la quota degli irregolari. Anni di esperienza hanno dimostrato che i flussi migratori sono influenzati soprattutto dalla richiesta di manodopera del paese ricevente e dalle condizioni economiche e sociali dei paesi di emigrazione. Nel medio e lungo periodo le leggi non riescono a controllare il numero delle persone che arrivano ma sono determinanti per un altro verso: determinano quanti immigrati possono godere del permesso di soggiorno. Gli altri, quelli necessari al funzionamento dell'economia ma non previsti dalla legge, rimangono irregolari.
Gli elettori questo non lo sanno, e credono che le leggi siano onnipotenti. Quindi preferiscono leggi restrittive con limiti ferrei al numero dei permessi di soggiorno da rilasciare. I politici fanno i loro sondaggi, e varano le politiche più popolari: l'effetto è esattamente l'opposto di quello desiderato dai cittadini, ovvero l'aumento dell'irregolarità. La soluzione? Ogni quattro anni si fa una bella sanatoria. Ma la cosa ancora peggiore è che per la nostra legge l’unico modo di entrare il Italia è di avere già un’offerta di lavoro e di rientrare nelle quote programmate. Ma nessuno assume lavoratori poco qualificati a scatola chiusa: quindi gli stranieri che cercano lavoro qua vengono con un visto per turismo, cercano lavoro, cominciano a lavorare al nero e poi cercano di regolarizzarsi. E questo è complicatissimo.
Per tutte queste ragioni ritengo che la Bossi Fini sia una legge populista, inefficace e controproducente.

giovedì 2 marzo 2006

Mattacchione

Ma le avete sentite le dichiarazioni del simpatico dittatore libico?
Io non sono per la violenza, ma ad uno così un missiletto...
E alle sue proteste risponderei che no, non è mica un atto di guerra. E' cortesia: abbiamo ritrovato e rispedito indietro il pacco che lui aveva smarrito a Lampedusa.

La fatica genera la scienza, come l'ozio la pazzia

Oggi è stata una giornata piuttosto oziosa. Santi proverbi.