La vicenda dei tassisti mi ha fatto venire diversi commenti: li vorrei esprimere in ordine di compostezza decrescente.
COMMENTO POLITOLOGICO
Qualche tempo fa scrivevo (dimenticandomi di pubblicarlo...) che le riforme da fare prima sono quelle ad alto costo politico, perché solo all'inizio della legislatura un governo di coalizione così ampia può reggere lo scontro con le potentissime corporazioni italiane.
Quella dei taxi è una corporazione molto organizzata, con un ruolo significativo nei processi produttivi, ma tutto sommato piccola e relativamente debole: se anche si fermassero tutti il paese non andrebbe certo in rovina. Dalla fermezza che terrà il governo capiremo se sarà in grado di fare riforme più importanti.
COMMENTO DI PARTE
Le liberalizzazioni sono come le multe: è giusto che ci siano, ma guai a chi toccano. Molti politici del centro destra, specialmente in Forza Italia, facevano della parola "liberalizzazione" un totem: ecco appunto, a parole. Ora che sono all'opposizione cavalcano la protesta dei tassinari rischiando di affossare una piccola ma civile riforma. I migliori sono quelli di AN, noistalgici dello stato corporativo di fascistissima memoria. Sentiteli un po'.
12:35 Alemanno: faremo di tutto contro le liberalizzazioni
Accolto da cori "Duce, Duce", l'ex ministro alle politiche agricole Gianni Alemanno ha fatto un ingresso trionfale tra i tassisti in sciopero appena giunto al Circo Massimo, luogo della protesta. Faremo di tutto affinchè la liberalizzazione delle licenze dei taxi non passi - ha detto il deputato di An e leader della minoranza in Campidoglio - perchè è una vergogna".
3:45 Gasparri: "Errata la decisione del governo"
"Mi sono recato alla protesta dei tassisti in corso a Roma in piazza del Circo Massimo e mi sono rivolto loro perchè sono convinto che la decisione del governo sia errata". Maurizio Gasparri dell'Esecutivo politico di Alleanza Nazionale, aggiunge che "le false liberalizzazioni che colpiscono alcune categorie, ma non intaccano i santuari delle cooperative rosse e di altri grandi monopoli, non sono credibili".
3:56 Landolfi: "C'è un doppiopesismo evidente"
Continua la protesta, al grido "buffoni, buffoni", di tassisti davanti a Palazzo Chigi. "Saremo il vostro Iraq", dice un cartello messo in bella mostra. Intanto l'ex ministro Mario Landolfi ha incontrato i tassisti protetto dalla polizia. "In questo decreto- dice l'esponente di An- non si capisce perchè le liberalizzazioni debbano cominciare dai tassisti e non dai grandi monopoli. C'è un doppiopesismo evidente. Per quanto ci riguarda faremo la nostra battaglia in parlamento e abbiamo già fatto un'interrogazione parlamentare per quanto avvenuto stamattina a napoli".
14:54 Poli Bortone: "L'11 luglio in piazza anche An"
"L'11 luglio dovremo anche noi scendere in piazza a sostegno delle giuste lotte contro la prepotenza del governo: una prepotenza inversamente proporzionale alla consistenza numerica dell'attuale maggioranza". Lo afferma l'eurodeputata di An Adriana Poli Bortone, coordinatore del partito in Puglia, la quale sottolinea che "la Destra italiana, nazionale e popolare, non può che essere al fianco dei tassisti, dei panettieri, dei professionisti, delle categorie in genere, non per conservare sterilmente il passato, ma per governare il cambiamento insieme con loro, mai contro di loro".
COMMENTO DA OSTERIA
Parassiti e lobbisti, i tassinari rappresentano al meglio il peggio dell'Italia. Sistema chiuso, nessuna concorrenza, nessuna meritocrazia. Esattamente come l'Università.
Mercoledì ho dovuto, ahimé, prendere un taxi: ho fatto 6km in 5 minuti al costo di 20 eurini tondi tondi. Quando sono sceso ho sperato che quello fosse uno dei suoi ultimi furti. Ma non è solo una questione di prezzo: è che i taxi in italia sono solubili.Qualche mese fa a Siena pioveva: Piciki, si ricorderà, doveva prendere un taxi e correre alla stazione. Impossibile. C'era da attendere almento mezz'ora...la pioggia sta ai taxi come il sole alla neve.