Ha ragione Amato a dire che facciamo troppi distinguo sui Israele.
Ha ragione Scalfarotto a ricordarlo.
Ha ragione Fassino.
Ha ragione anche Sofri.
Ma quando uno stato forte si difende da dei nemici atroci colpendo disgraziatissimi civili, ecco, quei distinguo vengono.
Come vengono a leggere la mail qua sotto, inoltrata a repubblica.it
Lettera da Beirut: "Fermate il massacro"
Ho appena ricevuto questa mail da una mia amica libanese, Laure Salloum, archeologa che vive a Beirut.
Miei cari Amici,
grazie per i vostri messaggi, le vostre mail e per avermi telefonato... Non so se è possibile descrivere la situazione.. siamo isolati e aspettiamo la fine. Le circostanze diventano ogni momento più intollerabili. Stanno massacrando e dilaniando il Libano nel XXI secolo, quando le democrazie del mondo chiamano i loro cittadini alla libertà di espressione, di comunicazione e di pace.
Sono stati bombardati 4 aeroporti, 7 porti, le riserve di petrolio, di benzina e di gas; le centrali elettriche, i ponti che collegano le diverse regioni. Numerose famiglie sono state uccise mentre dormivano da missili che hanno colpito le loro case. Autobus pieni di passeggeri sono stati bombardati sulle autostrade.
Tutto questo sta succedendo veramente mentre tutti guardano e nessuno reagisce.
Il Libano sta morendo: per favore fate qualcosa per fermare questa atrocità.
Marta Friel
Via repubblica.it (il giornale dei lettori)